Hai presente quando mangi un alimento al quale sei allergico oppure che è stato contaminato? Probabilmente le tue labbra, magari il tuo collo o altre zone del tuo corpo inizieranno a gonfiarsi per manifestare l'intolleranza a quell'elemento estraneo. Bene, questo è esattamente quello che è accaduto alla tartaruga trovata morta sulla spiaggia di Focene, una delle più famose del comune di Fiumicino. Solo che l'animale non aveva ingerito un pesce indigesto, ma tantissima plastica. L'ennesima vittima dell'inquinamento provocato dall'essere umano. Era lunga circa un metro e larga 45 centrimetri. La Capitaneria di porto ha provato a intervenire, ma non ha potuto fare nulla per salvarla.
Su Ohga te ne abbiamo parlato spesso: continuando con questi ritmi di consumo e produzione di rifiuti, entro il 2050 in mare ci sarà più plastica che pesci. E già adesso puoi vedere in modo chiaro e inequivocabile i danni provocati da inciviltà e mancanza di rispetto verso l'ambiente: una tartaruga Caretta caretta in Cilento, una Balena nelle Filippine, un Capodoglio rosa in Sicilia. Tutti avevano lo stomaco pieno zeppo di cannucce, fustini vuoti, confezioni di prodotti che utilizziamo tutti i giorni e che se non vengono riciclati in modo corretto finiscono nel mare.
È stato il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, a diffondere la notizia: "Una bruttissima notizia, quella che abbiamo appena ricevuto – ha scritto in un post su Facebook – un bellissimo esemplare di tartaruga ucciso dalla plastica che inquina il mare. Quello della plastica in mare è un problema enorme e un'emergenza che dobbiamo affrontare in tutti i modi, per tutelare il mare stesso, tutti gli animali che lo popolano e anche noi stessi".
Se già stai cercando nuove soluzioni per ridurre l'utilizzo di plastica nella tua vita, prosegui su questa strada e cerca di mantenere l'impegno che ti sei preso. Se invece non ci hai mai pensato, devi sapere che alcune alternative sono davvero semplici da adottare: una borraccia di metallo al posto delle classiche bottigliette d'acqua, tornare a preparare il caffè con la moka invece che ricorrere alle cialde, comprare la frutta e la verdura sfuse invece che quelle già imbustate e così via. Pensa a quanti rifiuti in meno potresti produrre e a quante creature marine potresti salvare.