“Tumore? Ma è vero che…”: è nato il primo sito internet contro le fake news sul cancro

Dal siero Bonifacio allo squalene dei nostri giorni, dal veleno dello scorpione cubano al metodo “Di Bella” e alla “cura Simoncini” a base di bicarbonato. Troppe le fake news che circolano in rete sul tema dei tumori. Ma da oggi le notizie fasulle vengono smascherate sul portale “Tumore? Ma è vero che…” realizzato dall’Associazione Italiana di Oncologia Medica e dalla Fondazione AIOM.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Gaia Cortese 20 Novembre 2018
* ultima modifica il 22/09/2020

È vero che la dieta mabrobiotica cura e previene il cancro? E la terapia a base di bicarbonato di sodio è valida? La cartilagine di squalo è davvero un potente antitumorale? Benvenuti nel mondo del web e, nello specifico, delle fake news, ossia tutte quelle informazioni ingannevoli o distorte, il più delle volte inventate di sana pianta, che si diffondono molto facilmente in rete. Quando però le informazioni false riguardano temi importanti come quello della salute, è doveroso e necessario cercare di fermare la circolazione di notizie fasulle e fare luce sulla verità.

Su questo tema ha già chiarito bene il punto Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, impegnato da diversi anni a smascherare le bufale sul tema dei vaccini: “Internet è un luogo dove fatti e opinioni si mescolano e si confondono, dove tutte le voci, autorevoli e no, sono sullo stesso piano, dove non esiste alcun filtro, dove se si parla della prevenzione degli incendi troverete insieme e indistinti il pompiere e il piromane; dove incontrerete a dibattere su cosa possa provocare l'autismo il ricercatore che studia il tema con sacrificio da una vita e una playmate stagionata che afferma di essersi laureata all'università di Google e di avere capito l'origine dell'autismo del figlio grazie all'"istinto di mamma”.

Roberto Burioni si è dedicato a un’attività costante sui social per cercare di smantellare una ad una tutte le notizie e affermazioni prive di fondamenta scientifiche relative all’inefficacia o alla presunta pericolosità dei vaccini. Ora sono scesi in campo anche gli oncologi con il sito web “Tumore? Ma è vero che…”, una guida on line aggiornata costantemente che nasce con l’obiettivo di smontare pezzo per pezzo ogni falsa informazione che circola in rete sul tema della cura e prevenzione del cancro.

Il sito è suddiviso in sei sezioni: Cancro: cosa si nasconde; Cure alternative; Alimentazione; Cause e rimedi; Piante e vitamine; Cancro: una malattia moderna. Perché è stato necessario mettere in piedi un sito di questo tipo? Perché solo sul tema dell’alimentazione (cibi che causano il tumore, miracolose diete antitumorali, etc.) sono state individuate ben 400 bufale, a cui si aggiungono altre 175 fake news sulle cure alternative e più di 160 sulle cause che provocherebbero la malattia.

Nel suo editoriale Fabrizio Nicolis, Presidente Fondazione AIOM scrive: "Internet è lo strumento principale con cui i cialtroni fanno leva sulle speranze dei pazienti: in particolare i social media non sono controllabili, non filtrano le notizie e troppo spesso attribuiscono credito a messaggi fuorvianti, le cosiddette fake news. L’approssimazione scientifica talvolta caratterizza anche i consigli che, in assoluta buona fede, i pazienti si scambiano utilizzando i social network. Da qui la decisione di Fondazione AIOM e AIOM di realizzare per la prima volta in Italia un portale esclusivamente dedicato a contrastare la disinformazione in oncologia. Vogliamo proporre un’informazione certificata, tempestiva e autorevole, che sappia indirizzare tutti cittadini verso verità supportate dalla medicina basata sull’evidenza".

"Il tema delle fake news è attualissimo, e allo stesso tempo drammatico. Sia per le persone sane alla ricerca di un modo per non ammalarsi, sia per le persone malate che cercano un modo per guarire. La verità è che siamo tutti alla ricerca di strade facili per stare in salute, senza comprendere che il nostro corpo richiede qualcosa in più (soprattutto in termini di prevenzione) – spiega Davide Petruzzelli, presidente dell'Associazione Pazienti La Lampada di Aladino – . Internet ha ridotto la distanza tra medico e paziente, e questa è una cosa buona. Il problema è che Internet rappresenta anche un’insidia: chi legge non ha gli strumenti adatti per capire cosa è giusto per la propria salute e rischiamo di diventare in rete un po’ tutti piccoli medici improvvisati. Esistono per esempio delle sostanze che possono fare bene, come il ginseng che toglie l’astenia. Ma quale tipo di ginseng è più appropriato? In quale quantità? Ben venga quindi un progetto come il portale “Tumore? Ma è vero che…”: è giusto documentarsi, approfondire la propria conoscenza in termini di alimentazione, cure alternative ed effetti collaterali, ma ricordiamoci che tutte le informazioni acquisite vanno condivise con il proprio medico, prima di cadere erroneamente nel fai da te”.

Se il 27% degli utenti che seguono il sito sono pazienti oncologici che cercano sul web informazioni corrette relative alla loro condizione di salute, il 16% è invece rappresentato da farmacisti o medici di medicina generale che vengono interpellati su questi temi, e che quindi cercano notizie accreditate basate su fonti scientifiche precise. Il portale “Tumore? Ma è vero che…” è promosso dalla Fondazione AIOM e da AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) e si propone non solo di contrastare la disinformazione sull'oncologia, ma anche di promuovere la conoscenza e l’analisi delle cause dell’aumento dell’incidenza dei tumori, la cultura dell’assistenza oncologica e la collaborazione tra le varie associazioni e fondazioni di oncologia in Italia e all’estero.

Fonti: AIOM, Tumore? Ma è vero che…, "Il vaccino non è un'opinione" di Roberto Burioni, Ed. Mondadori

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.