Tutte le fake news sul latte e i suoi derivati smontate una ad una

Sarà vero che bere latte in età adulta fa male? E che i formaggi sono troppo grassi? È il momento di fare chiarezza sulle numerose notizie, alcune vere, molte false, che circolano sul latte e i suoi derivati. Ecco la guida alle fake news realizzata dall’Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con Assolatte.
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Gaia Cortese 5 Gennaio 2019
* ultima modifica il 22/09/2020

“Bere latte da adulti fa male”, “I formaggi fanno ingrassare”, “I grassi del latte alla lunga portano a malattie cardiovascolari”, “Chi è intollerante al lattosio deve rinunciare a tutti i latticini” e via dicendo… sono solo alcune delle più diffuse fake news che circolano da tempo sul latte e i suoi derivati, soprattutto da quando sul web, si mettono a scrivere un po' tutti, anche chi non conosce in modo approfondito la materia. Insomma, sembra che ultimamente esista una tendenza a demonizzare anche i prodotti lattiero caseari.

Per sfatare questi falsi miti l’Unione Nazionale Consumatori in collaborazione con Assolatte ha realizzato la guida “Latte e derivati: occhio alla fake news!”, dove non solo vengono raccontati i quattro prodotti protagonisti (latte, yogurt, formaggi e burro) indicando le loro proprietà nutrizionali e le principali caratteristiche, ma dove alcune informazioni distorte vengono smontate una ad una.

Bevendo latte si ingeriscono antibiotici e ormoni? Non è vero. Il latte, ma anche lo yogurt, il burro e i formaggi, sono soggetti a rigide prescrizioni e a costanti verifiche lungo tutto il processo di lavorazione. L’uso di ormoni è vietato in Italia, così come in Europa, mentre per gli antibiotici esistono precise regole di impiego e di sospensione. Chi è intollerante al lattosio deve rinunciare a tutti latticini? Non è del tutto vero. Lo yogurt, il latte fermentato e i formaggi a lunga stagionatura o quelli fermentati, hanno livelli di lattosio prossimi allo zero; esistono poi anche dei prodotti “delattosati”, dove il lattosio è stato scisso nei suoi due zuccheri semplici, galattosio e glucosio, per cui non provoca problemi digestivi o intestinali.

Tra le fake news circola addirittura la (falsa) credenza che i prodotti lattiero caseari "rubino" il calcio alle ossa dello scheletro. Niente di più sbagliato. Al contrario, questi prodotti rappresentano una fonte preziosa di calcio, perché nel latte e nei suoi derivati si verificano le condizioni migliori per l’assorbimento del calcio, mentre in alcuni vegetali questo processo è ostacolato per esempio dalla presenza delle fibre (alcune molecole delle fibre, infatti, riducono l’assorbimento di questo minerale).

Da un po’ di tempo va di moda attaccare tutto ciò che è bianco, come farina, zucchero e naturalmente latte e derivati. Ebbene si tratta di allarmismi e di dati mal interpretati (spesso volutamente): ampi studi dimostrano un effetto protettivo del latte e dei latticini, in particolare per i tumori del colon-retto e del seno.

Marcello Ticca
(Medico e Vicepresidente della Società Italiana di Scienza della Alimentazione)

Infine un vademecum per chi naviga online, per invitare a non soffermarsi sui primi risultati delle proprie ricerche, per verificare sempre le fonti e valutarne l’autorevolezza.

La guida riporta anche i commenti Andrea Ghiselli, Dirigente di Ricerca del Centro di Ricerca CREA, Alimenti e Nutrizione, e Presidente della Società Italiana di Scienze dell’Alimentazione, Gianfranco Piva, ordinario di Nutrizione ed Alimentazione Animale e Preside della Facoltà di Agraria – UCSC, Emerito Accademia dei Georgofili e Marcello Ticca, Medico, Libero Docente e Specialista in Scienza della Alimentazione della Università Sapienza di Roma, Vicepresidente della Società Italiana di Scienza della Alimentazione.

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