In Trentino è stato ucciso l’orso M90 dopo il decreto di Fugatti: “Era pericoloso e problematico”

L’orso M90 è morto dopo la decisione di abbatterlo da parte del Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti.
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Francesco Castagna 6 Febbraio 2024

In Trentino è stata spenta sul nascere una nuova battaglia legale, quella tra gli animalisti e il Presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Il 6 febbraio ha firmato un'ordinanza di abbattimento per M90, l'esemplare di orso che, secondo il comunicato della Provincia autonoma di Trento: "era un animale pericoloso, secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), alla luce della sua eccessiva confidenza e frequentazione di aree urbane e periurbane. Più volte aveva seguito intenzionalmente le persone; episodio culmine lo scorso 28 gennaio, quando aveva seguito una coppia di escursionisti per oltre mezzo chilometro lungo una strada forestale nel comune di Mezzana". Dopo poche ore Oipa ha denunciato la morte di M90: "Una politica miope e nemica degli animali quella della Pat, che non tutela la biodiversità", commenta l’Oipa. "Abbiamo sperato fino all’ultimo in un ripensamento, in considerazione della speciale protezione di cui gode la specie anche a livello europeo e nel rispetto dell’articolo 9 della Costituzione che tutela la biodiversità, ma il presidente Fugatti è stato sordo anche alle istanze dell’opinione pubblica che vorrebbe un Trentino amico degli animali".

In quell'occasione due escursionisti erano entrati in contatto con l'esemplare di orso M90. Pur indietreggiando lentamente e quindi applicando un comportamento consono al contesto, sono stati raggiunti da alcune persone che hanno provocato parecchio rumore. L'episodio per fortuna si è concluso senza incidenti, ma è bastato a Fugatti per tornare a occuparsi delle norme che regolano la convivenza tra esseri umani e orsi. Per questo avevamo sentito Simone Stefano della LAV, con cui avevamo approfondito lo studio di Ispra: "È uno studio statistico fatto in collaborazione con il Muse, Museo di Scienze di Trento, che partiva dallo studio sulla popolazione di orsi e di quante perdite potesse sopportare in totale per non andare in crisi. Visto che le deroghe della Direttiva Habitat dicono di provare prima di tutto ogni alternativa possibile prima di pensare all'uccisione, ma c'è anche scritto che, allo stesso tempo, non si deve recare danno alla popolazione".

Da Facebook_Maurizio Fugatti
Da Facebook_Maurizio Fugatti

Dure le critiche anche da parte della LAV, che in un comunicato scrive: "Si tratta di una vera e propria esecuzione, e i tempi ristretti tra pubblicazione del decreto e notizia di esecuzione della condanna ci fanno pensare che mentre Fugatti firmava l’uccisione, le carabine erano già fumanti" ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile area selvatici della LAV, che ha aggiunto "tutto questo è stato studiato a tavolino per impedirci di intervenire in difesa di M90, un giovane orso di appena 3 anni, da poco indipendente dalla madre".

Le associazioni animaliste promettono battaglia, LAV e StopCasteller hanno già annunciato di voler scendere in piazza sabato 10 febbraio contro le politiche di Fugatti, mentre Oipa ha scritto: "L’Oipa presenterà nelle prossime ore una richiesta di accesso agli atti per conoscere i dettagli della vicenda, anche perché nella scarna nota della Provincia non viene spiegato come abbiano eseguito la sentenza, se con armi da fuoco o con l’intervento di un veterinario".

Fonti| Provincia autonoma di Trento;