Ultima generazione non abbandonerà la disobbedienza civile, come ha deciso Extinction Rebellion

Extinction Rebellion ha annunciato una svolta storica, in un comunicato il gruppo ha dichiarato lo stop alla disobbedienza civile. Abbiamo intervistato Michele, un attivista di Ultima Generazione, per conoscere la loro posizione in merito.
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Francesco Castagna 3 Gennaio 2023

"Con l'inizio del nuovo anno, prendiamo una risoluzione controversa per abbandonare temporaneamente l'interruzione pubblica come tattica principale", è con un comunicato dal contenuto inaspettato che Extinction Rebellion UK dichiara di cambiare temporaneamente linea e di non organizzare più blocchi stradali e/o qualsiasi altro tipo di azioni radicali. L'azione di XR assomiglierà più ai movimenti per il clima che hanno preso piede negli ultimi anni, come per esempio i Fridays for Future. "We quit", ovvero "La smettiamo", scrivono.

È una dichiarazione forte quella del gruppo Extinction Rebellion, nato nel 2018 proprio nel Regno Unito nel 2018 con un invito all'azione firmato da numerosi accademici e lanciato il 31 ottobre dello stesso anno. "Dobbiamo essere radicali nella nostra risposta a questa crisi e determinati nei nostri sforzi per affrontare l'emergenza climatica ed ecologica, anche se ciò significa adottare un approccio diverso rispetto al passato", spiegano gli attivisti di XR. E così, per il 21 Aprile 2023 annunciano il "The Big One", un evento in cui l'organizzazione vorrebbe portare un milioni di persone in protesta al Parlamento di Londra. Abbiamo provato a contattare alcuni esponenti del gruppo di attivisti di XR, ma per il momento non abbiamo ricevuto risposta.

Poche ore dopo, in Italia, è successo qualcosa che va in controtendenza dalla linea degli XR. Gli attivisti di Ultima Generazione, in un blitz davanti al Senato della Repubblica italiana, a Palazzo Madama, hanno verniciato le mura dell'edificio e sono stati fermati dai Carabinieri. Un'azione forte e nello stesso stile del gruppo di attivisti climatici, che in passato avevano verniciato alcuni vetri posti a protezione di quadri, o lanciato zuppe all'interno dei musei.

Ultima Generazione è nata come una campagna interna a XR Italia, da quest'ultimo ne eredita alcune battaglie fino a Febbraio 2022, quando le strade si sono divise. Michele, uno degli attivisti di Ultima Generazione, è contrariato per la scelta di Extinction Rebellion. Abbiamo chiesto a Ultima Generazione di esprimere un parere su questa decisione.

Cosa ne pensate del comunicato di Extinction Rebellion UK? 

Noi crediamo che sia un grosso errore dovuto a un'incomprensione di come funzionano i fenomeni sociali. C'è una teoria risaputa che è quella del fianco radicale. Quando delle persone cominciano a fare azioni più forti e a prendere più spazio mediatico di te, perché XR a livello mediatico è debole, quello che succede è che le persone, essendo abituate a una radicalizzazione superiore, accettano di più di essere mobilitate da persone che cominciano ad apparire più moderate. Questa è una cosa positiva perché lo fanno per avere più persone. Quello che però non capiscono -e secondo me sbagliano- è che questo fenomeno per cui le persone si mobilitano verso chi è più moderato succede già. In un momento in cui c'è un sondaggio della rivista The Guardian che dice che il 66% del pubblico intervistato ha ammesso di essere d'accordo con le azioni di disobbedienza civile per il clima, c'è invece chi pensa di smetterla con questo tipo di azioni. È un controsenso.

Loro però dicono che i blocchi stradali non hanno funzionato al momento, cosa ne pensa?

Loro ne fanno meno da anni, non hanno più fatto un evento grande come il 2019. C'è un paper di Peter Gardner, un sociologo di York, che ha analizzato la partecipazione di XR dal 2018 (quando era Rise Up!) al 2022. C'è una chiara evidenza del fatto che, quando facevano eventi di grande disagio ,aumentava la partecipazione e la tensione mediatica, da quando hanno iniziato a smettere di fare azioni forti la partecipazione è calata.

A mio parere tutto ciò dipende dal fatto che i co-fondatori di Extinction Rebellion, come Roger Hallam, sono stati allontanati. È una visione molto ideologica dovuta a una volontà di voler compiacere la stampa, dovuto al fatto che ora al controllo dell'organizzazione ci sono persone di classe medio-alta con un'ideologia che non ha niente a che fare con la resistenza civile. Tu puoi anche portare 100mila persone in piazza, ma se non fanno nulla di significativo questi numeri hanno un impatto di gran lunga minore di 30-40 persone che fanno disobbedienza civile.

XR è nato per smettere di fare marce, per il nostro modo di vedere le cose gli attivisti di questo gruppo stanno capitolando, ammettendo di non farcela, tant'è che stanno anche valutando di smettere di essere arrestati.

Quello che penso è che molte persone sono rimaste insoddisfatte da quello che è stato scritto in UK, io sono all'interno di chat di XR e leggo i commenti. Molte persone sono rimaste tristi o depresse per questo totale abbandono della disobbedienza civile.

Cosa ne pensate della manifestazione che Extinction UK sta organizzando per il 21 Aprile del 2023?

Noi ci occupiamo al momento di quello che sta accadendo in Italia. Sconsiglio a chiunque di andare a manifestare prendendo un aereo quando dovrebbe esercitare nel proprio Paese le proprie responsabilità di cittadino in maniera sostenibile anche per le classi lavorative. L'idea del "dobbiamo andare dove c'è qualcosa che fa tendenza", è questo ciò che sta distruggendo l'attivismo climatico.