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Un grano più produttivo e resistente: così agricoltori e genetisti etiopi sfidano il cambiamento climatico

Attraverso due nuove ricerche, dei genetisti hanno messo a punto metodi per ottenere colture di grano più produttive e in grado di adattarsi a condizioni climatiche avverse. Li hanno guidati le conoscenze e le tradizioni agronomiche delle comunità etiopi.
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Martina Alfieri 31 Marzo 2023

Anche il nostro modo di produrre il cibo viene ridisegnato dai cambiamenti climatici, e l'agricoltura dovrà imparare ad affrontare condizioni meteorologiche avverse e inaspettate. Di recente, alcuni genetisti hanno studiato oltre 1.200 varietà di grano per arrivare a individuare quelle in grado di resistere maggiormente agli effetti della crisi climatica.

Per capire quali piante fossero più capaci di resilienza, i ricercatori si sono affidati alle competenze e alle tradizioni dei piccoli agricoltori dell’Etiopia.

Nei giorni scorsi sono stati pubblicati su PNAS due studi che mostrano come la profonda conoscenza della natura, da parte delle comunità locali, abituate a contrastare la siccità, possa aiutare a sviluppare varietà di grano che sanno resistere meglio al clima che cambia.

Con la prima ricerca, nata all’interno del progetto AfricaConnect e coordinata dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, sono state prodotte e analizzate con la collaborazione di agricoltori etiopi oltre 1.200 varietà di grano, con l’obiettivo di trovare quelle più capaci di adattarsi al luogo e alle condizioni climatiche dell'Africa occidentale.

Il grano dell’Etiopia rappresenta un’enorme ricchezza, sviluppata nei secoli dagli agricoltori locali – sottolinea Matteo Dell’Acqua, professore in Genetica Agraria della Scuola Superiore Sant'Ann – Oggi, la ricerca scientifica nel campo della genetica può tornare dagli agricoltori e, con il loro contributo, promuovere e conservare la diversità locale per sistemi agricoli produttivi e più resistenti”.

La seconda ricerca, coordinata da Bioversity International, si concentra invece sull’importanza della raccolta di dati per promuovere lo sviluppo sostenibile del Sud del mondo, attraverso coltivazioni produttive e resilienti.

La crisi climatica proietta i sistemi agricoli verso un futuro incerto – prosegue Matteo Dell’Acqua – È oggi fondamentale cercare soluzioni condivise che rendano possibile un’agricoltura più produttiva, resiliente, sostenibile. In queste ricerche, gli scienziati hanno imparato a dialogare con gli agricoltori ed insieme hanno sviluppato soluzioni innovative per rispondere a queste grandi sfide”.

Sempre più spesso la scienza, anche in ambito agronomico, cerca di far fronte alle conseguenze dei cambiamenti climatici: la scorsa estate, un altro studio uscito su PNAS dimostrava come fosse possibile spingere le colture di cereali, attraverso interventi genetici, a sviluppare radici in verticale in modo da cattura l’acqua in profondità e sopravvivere alla siccità.