Un tubo per catturare i fumi delle navi in banchina: il sistema anti-inquinamento made in Usa arriva in Europa

Sperimentata già nel porto di Los Angeles, la tecnologia messa a punto da Caem sbarca anche in Europa: obiettivo, ridurre l’impatto sull’inquinamento atmosferico delle navi, aspirando il fumo che esce dai loro scarichi e togliendo la maggior parte degli agenti inquinanti attraverso una macchina dotata di particolari filtri.
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Federico Turrisi 9 Aprile 2021

Quando parliamo di inquinamento legato ai trasporti, pensiamo soprattutto al traffico veicolare o agli aerei. Ma devi sapere che anche il trasporto marittimo incide, e non poco, sul bilancio delle emissioni di gas a effetto serra. A livello europeo, per l'esattezza, per il 14% del totale delle emissioni di gas climalteranti legate ai trasporti (dietro solo al trasporto su strada che è al 72%), stando ai dati dell'Agenzia Europea dell'Ambiente (Eea). Bisogna essere realistici, la transizione ecologica nel settore navale non si compirà in tempi rapidi. Ecco allora che nel frattempo diventa urgente cercare di ridurre il più possibile l'inquinamento provocato dalle imbarcazioni.

L'azienda statuniteste Caem (Clean Air Engineering-Maritime), ha sviluppato una tecnologia all'avanguardia per catturare e trattare i gas di scarico delle navi in banchina, riuscendo a ottenere anche l'approvazione della Carb (California Air Resources Board), la severissima commissione che si occupa di ambiente in California. Non a caso, questo sistema viene utilizzato da ormai quasi sei anni nel porto di Los Angeles e in altri interscambi marittimi americani.

Ma di che si cosa si tratta esattamente? In pratica, sulla banchina in cui è ormeggiata la nave viene posizionata una gru che, grazie all’estensione del suo braccio, riesce a raggiungere l'estremità della ciminiera e a installare una sorta di “cappello” in grado di catturare i fumi. Gli agenti inquinanti vengono così convogliati attraverso un tubo in una macchina dotata di speciali filtri di ceramica. In questo modo, a detta dei creatori di questo innovativo sistema aspira-inquinamento, i livelli di particolato vengono ridotti del 99%, quelli relativi agli ossidi di azoto (NOx) del 95% e quelli di anidride solforosa (SO2) dell'85%.

Il meccanismo si adatta alle grandi navi, ma anche a quelle più piccole, magari dedicate ai collegamenti tra le isole del Mediterraneo e la terraferma, spiegano dall'azienda Caem, che ha infatti deciso di portare la sua tecnologia anche in Europa, con una modifica rispetto al modello americano. Se infatti negli Stati Uniti il congegno di depurazione è installato su una chiatta, nel Vecchio Continente l’installazione potrebbe avvenire direttamente in banchina, in maniera tale da consentire alla gru di spostarsi lungo tutto il molo a seconda delle esigenze e della posizione di attracco delle navi. Il costo dell'operazione sarebbe comunque inferiore a quello richiesto dagli scrubber, ossia dalle marmitte catalitiche installate sulle navi. Caem sostiene inoltre che asprirare i fumi delle navi sia anche più vantaggioso dell’elettrificazione delle banchine, che richiede enormi investimenti.

Diversi operatori portuali europei, tra cui Marsiglia e il Pireo, hanno manifestato il proprio interesse. E anche in Italia qualcosa comincia a muoversi in porti come quelli di La Spezia, Messina, Bari e Ancona. Nel nostro Paese solitamente i porti sono integrati nel tessuto urbano, e  spesso le attività commerciali delle banchine non sono distanti dai quartieri residenziali. Un sistema del genere potrebbe quindi aiutare a migliorare la qualità dell'aria cittadina.