Una legge per la tutela dell’agricoltura biologica: dal Senato l’approvazione definitiva

Con 195 voti favorevoli e nessuno contrario, diventa legge la tutela e lo sviluppo dell’agricoltura biologica. Tra le varie cose, il testo prevede: istituzione di un marchio bio italiano, un piano d’azione nazionale per la produzione bio e un fondo per lo sviluppo.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 4 Marzo 2022

Una legge per la tutela e lo sviluppo del biologico e un marchio bio italiano. Il disegno di legge n. 998 è stato approvato in Senato in via definitiva con 195 voti favorevoli, 4 astenuti e nessun contrario. Accolta anche la proposta di eliminare l'equiparazione tra biologico e biodinamico presente nel testo, dal momento che la seconda pratica è antiscientifica. Una giornata storica, un traguardo che aspettavamo da 13 anni, sostiene il sottosegretario alle Politiche agricole Francesco Battistoni. E in effetti questa legge ha già due conseguenze positive: promuovere la transizione verso un sistema di produzione alimentare sempre più sostenibile e potenziare ulteriormente questo settore in cui il nostro Paese è già leader.

Il testo prevede l'istituzione di un tavolo tecnico per la produzione biologica, la predisposizione di un piano d'azione nazionale per la produzione con cadenza triennale e un piano nazionale per le sementi biologiche, l'istituzione di un fondo per lo sviluppo, la formazione professionale degli operatori del settore e la creazione di distretti biologici.

Eliminata invece l'accostamento di biologico e biodinamico. Accolto infatti l'ordine del giorno proposto dalla senatrice a vita Elena Cattaneo che impegna il governo a sostenere tutte le iniziative legislative volte alla eliminazione di ogni riferimento diretto all'agricoltura biodinamica.

Ma perché questa legge è così importante, soprattutto in questo momento? È un altro passo in avanti verso la transizione ecologica, che sta diventando sempre più urgente, anche in relazione all'ultimo rapporto Ipcc. L'Italia dovrà infatti centrare gli obiettivi fissati dal Green Deal europeo e dalle strategie Farm to Fork e Biodiversità 2030: triplicare la superficie coltivata a biologico, ridurre del 50% l'uso di pesticidi e antibiotici e tagliare del 20% quello dei fertilizzanti.

"Grazie a questo provvedimento il biologico può diventare il motore di rilancio dell’intero comparto agroalimentare – hanno commentato in un comunicato congiunto le associazioni di categoria tra cui FederBio e AssoBio. – L’Italia ha una forte vocazione al biologico, che va incrementata e valorizzata con investimenti in ricerca, innovazione, formazione e comunicazione per continuare ad essere leader tra i Paesi europei che stanno investendo fortemente in questa forma di agricoltura che tutela l’uomo e l’ambiente, oltre a creare concrete opportunità di occupazione per i giovani e le donne".