Una rara tartaruga africana è stata sequestrata dai carabinieri del Nucleo Cites di Venezia, in collaborazione con i militari di Caorle (Venezia), dopo essere stata rinvenuta nei pressi di un'abitazione nella cittadina veneta. L'animale, un esemplare di Centrochelys sulcata, nota anche come testuggine sulcata, è la specie di tartaruga più grande del continente africano. Il suo carapace può misurare anche 85 centimetri di lunghezza e il suo peso (negli esemplari maschi) fino a cento chili.
Il ritrovamento è avvenuto grazie alla segnalazione di un residente che ha visto l'animale vagare affamato nel centro abitato. La tartaruga – un maschio in buona salute di circa 70 centimetri di lunghezza e di oltre 15 chili di peso – era priva di marcaggio obbligatorio e non risultava né acquista né ceduta in maniera legale. Pertanto, i carabinieri hanno ipotizzato il reato di abbandono di animale: la tartaruga è stata sottoposta a sequestro penale a carico di ignoti e affidata al Centro di recupero fauna esotica, selvatica e tartarughe marine di San Canzian d'Isonzo (Gorizia).
In Italia, il commercio di specie esotiche è regolamentato dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione di Washington, entrata in vigore in Italia nel 1980. La tartaruga Centrochelys sulcata rientra tra le specie protette.
Il servizio CITES è infatti l'organo che tutela le specie di fauna e flora protette dalla Convenzione ed è gestito dal "Raggruppamento Carabinieri CITES".
Il decreto legislativo 12 settembre 2022, n. 133, in materia di commercio, importazione, conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica e formazione per operatori e professionisti degli animali, ha introdotto nuove tutele nei confronti della fauna selvatica e ha inasprito le sanzioni per chi commercia illegalmente animali protetti. In particolare, il decreto prevede che:
Il contrabbando di specie esotiche è una piaga radicata anche in Italia. Si stima che ogni anno nel nostro Paese vengano importate illegalmente migliaia di tartarughe, rettili, uccelli e mammiferi.
Il traffico illegale di animali protetti ha gravi conseguenze ambientali (introduzione di specie aliene, che possono danneggiare gli ecosistemi locali), economiche (è un business multimilionario) e sanitarie (gli animali esotici possono veicolare malattie infettive, che possono essere trasmesse all'uomo).