Verso una Milano smoke free: entro il 2030 stop al fumo di sigaretta anche nei luoghi all’aperto

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha dichiarato che intenderà vietare il fumo di sigaretta sia alle pensiline degli autobus sia in generale nei luoghi pubblici all’aperto. Un cambiamento drastico nelle abitudini delle persone che dovrebbe contribuire a migliorare la qualità dell’aria della città.
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Sara Del Dot 20 Gennaio 2020

Se sei un fumatore abituale, è molto probabile che uno dei luoghi in cui ti capita di accenderti una sigaretta sia proprio la pensilina dell’autobus in attesa che arrivi il mezzo a recuperarti. Per un tabagista, infatti, fumare rappresenta il miglior modo per ingannare le attese. Ma se abiti a Milano, a partire da marzo potresti essere costretto a trovarti un nuovo passatempo.

Milano e l’inquinamento dell’aria vanno a braccetto da sempre e non è una novità. Il traffico intenso, le caldaie a gasolio, i negozi con le porte spalancate mentre all’interno gli impianti sparano aria calda o fredda a seconda delle stagioni e sì, anche il fumo di sigaretta provocano un peggioramento costante della qualità di ciò che respiriamo costantemente.

Ed è proprio su questa abitudine ben radicata nella vita di una larga parte di cittadinanza che l’amministrazione del capoluogo lombardo vuole puntare per ridurre l’inquinamento atmosferico. Forse perché è un problema poco percepito, forse perché si tratta di uno dei pochi cambiamenti di cui il cittadino può essere unico e solo protagonista.

Così, nel corso di un incontro con i cittadini nel quartiere Isola, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha dichiarato che prestò introdurrà il divieto di fumare alle fermate degli autobus. Ma non solo. Entro il 2030, il primo cittadino vorrebbe arrivare a vietare di fumare in tutti i luoghi all’aperto, in città. Niente più sigaretta in attesa che arrivi il tram, quindi, o mentre bevi lo spritz al bar con i colleghi.

Una scelta drastica ma necessaria, inserita nel nuovo regolamento Aria e Clima che verrà esaminato entro marzo dal Consiglio comunale per poi essere sottoposto a votazione. Una potenziale svolta per la difesa dell’ambiente (e della salute dei cittadini) che segue da vicino quella promossa a dicembre dalle università Statale e Bicocca che ha imposto il divieto di fumo nei cortili delle università e la decisione, sempre a firma del sindaco, di sostituire tutte le caldaie a gasolio entro la fine del suo mandato.