Il settore del fashion ha mostrato in passato di essere spesso insostenibile, a livello ambientale e sociale, tra l'altissimo livello di emissioni prodotte, gli scarti e l'utilizzo di materiali che danneggiano il pianeta e le condizioni talvolta pessime dei lavoratori. Fortunatamente non è tutto così, e anzi negli ultimi anni sono sempre di più le aziende, i brand e gli stilisti a inseguire una moda a minor impatto, più attenta ed ecosostenibile. In questo contesto si inserisce l'idea dello stilista Phillip Lim e della designer industriale Charlotte McCurdy, nata nell'ambito dell'iniziativa One X One, un programma di supporto alla moda sostenibile lanciato, tra gli altri, dalla Fondazione slow factory, da Swarowski e da un ufficio delle Nazioni unite.
Lim e McCurdy hanno trovato un modo per non rinunciare alle paillettes, senza però dover utilizzare i microgranuli di plastica che solitamente danno ai vestiti il classico effetto glitter, inseparabili dall'acqua e quindi destinati a finire nei fiumi e negli oceani (e prodotti, come tutta la plastica, impiegando un combustibile fossile come il petrolio). Nel vestito creato da loro invece, color verde brillante ed ecologico al 100 per cento, l'effetto glitter viene dato da una bioplastica costituita da alghe.
Le alghe sono state esposte al calore per farle legare tra di loro, e successivamente versate in uno stampo personalizzato fatto di vetro, dove hanno potuto solidificarsi e polimerizzarsi. Ogni lustrino ricavato in questo modo è stato tagliato e cucito su uno strato di base costituito da fibre vegetali, quindi biodegradabile, realizzato dalla società Pyrates a partire da alghe e bambù. Parlando con il magazine Dezeen, la designer Charlotte McCurdy ha citato sia l'importanza dei tessuti organici e riciclati, ma soprattutto quella delle emissioni prodotte dal fashion: «Se vogliamo azzerare le emissioni, dobbiamo rimpiazzare almeno il 60 per cento dei tessuti, che sono fatti a partire da combustibili fossili», ha detto. Il vestito creato da lei e Phillip Lim partendo dalle alghe è una delle soluzioni.