Via libera del governo al “reddito energetico” per installare pannelli solari sul tetto a zero costi

Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro ha annunciato la creazione di un fondo nazionale da 200 milioni di euro per sostenere la misura. Oltre a produrre energia pulita e consentire risparmi in bolletta, l’obiettivo è quello di coinvolgere nella transizione ecologica anche i cittadini meno abbienti, garantendo quindi una maggiore democrazia energetica.
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Federico Turrisi 12 Giugno 2020

Hai sempre pensato di voler piazzare dei pannelli fotovoltaici sul tetto di casa tua, ma ti hanno frenato i timori sui costi dell'operazione? Adesso non hai più scuse, perché arriva il reddito energetico. "Un nuovo, importante tassello che si aggiunge alle misure per coniugare ambiente e sviluppo in Italia": lo ha definito così il suo ideatore Riccardo Fraccaro, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, il quale ha annunciato che il Dipartimento per la Programmazione Economica di Palazzo Chigi ha deciso lo stanziamento di 200 milioni di euro per l'istituzione di un fondo nazionale ad hoc.

La misura vuole favorire la diffusione delle rinnovabili e di un modello di autoconsumo energetico che possa includere anche i cittadini più in difficoltà. I benefici, oltre che ambientali, sono economici, dal momento che la produzione di energia elettrica attraverso gli impianti fotovoltaici domestici permette di risparmiare in bolletta.

A chi è rivolto

Nel dettaglio, i soldi che confluiranno del fondo dedicato al reddito energetico avranno lo scopo di sostenere le spese per il solare residenziale, partendo dai cittadini con redditi più bassi. Nelle prossime settimane saranno emanati, in coordinamento con il Ministero dello Sviluppo Economico, i provvedimenti attuativi che definiranno tempi, modalità e requisiti.

Il precedente

Non è la prima volta che si sente parlare di reddito energetico in Italia. Lo stesso Fraccaro si era fatto promotore di un esperimento locale nel comune sardo di Porto Torres. L'amministrazione cittadina, in collaborazione con il Gestore dei servizi energetici (GSE), aveva istituito nel 2019 un fondo rotativo per finanziare l'installazione di pannelli fotovoltaici, assegnando attraverso bandi le risorse ai cittadini in difficoltà.

Le famiglie selezionate sono state così in grado di acquistare in comodato piccoli impianti fotovoltaici con una potenza inferiore ai 20 kW e di sperimentare i vantaggi dell'autoconsumo. Questo ha consentito agli utenti non solo di far risparmiare in media 150 euro all'anno sulla bolletta, ma anche di cedere l’energia prodotta in eccesso alla rete, rigenerando le risorse per alimentare il fondo e dunque acquistare nuovi pannelli.

In un anno a Porto Torres sono stati installati 50 impianti con 9 mila euro di risparmi totali per i cittadini, 8 mila euro che hanno alimentato il fondo rotativo e 65 tonnellate di CO2 in meno”, ha spiegato Fraccaro. "Forti di questi risultati abbiamo deciso di estendere a livello nazionale il reddito energetico".