Vittoria per i popoli indigeni brasiliani: Lula annuncia la demarcazione di sei territori

Il Presidente del Brasile Lula ha ascoltato le richieste dei popoli indigeni del Paese, che chiedevano la demarcazione dei territori dove hanno sempre vissuto.
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Francesco Castagna 3 Maggio 2023

Il 28 aprile alcune comunità indigene della Foresta Amazzonica hanno raggiunto un accordo storico, ottenendo la demarcazione di sei territori primordiali. "Oggi demarchiamo 6 territori indigeni, un passo importante […] Il governo esiste per servire gli interessi del popolo. Sono sicuro che gli indigeni saranno orgogliosi..", ha scritto il Presidente della Repubblica Federale del Brasile Lula.

Lo scorso anno, ben prima della vittoria di Luiz Inácio da Silva alle presidenziali di fine ottobre, ti avevamo raccontato la storia di Adriano Karipuna, leader della tribù Karipuna. In quell'occasione Adriano ci aveva raccontato delle politiche di Jair Bolsonaro, spiegandoci cosa stesse accadendo in merito al "marco temporal" e agli altri progetti governativi.

Secondo l'Agenzia di ricerca spaziale Inpe infatti, "solo a gennaio 2022 erano stati abbattuti 430 chilometri quadrati di foresta": una superficie grande come Firenze, Milano e Bologna insieme. Poi le elezioni; la vittoria di Lula; il suo "Whatever it takes", tutto per salvare la foresta amazzonica. Ora, dopo essere riuscito a invertire la rotta delle politiche di Bolsonaro, ripopolando le foreste del Paese, Lula raggiunge un altro importante punto del suo programma elettorale, riconsegnando le terre natie ai popoli indigeni.

"Tutti i nostri ministri sanno che devono rispondere alle richieste dei popoli indigeni, perché a loro è stata negata tutta la vita. La popolazione indigena in Brasile è raddoppiata, il che significa che le popolazioni indigene hanno bisogno di più terra, salute, istruzione", ha spiegato il Presidente Lula.

La decisione è stata presa a seguito di un evento di portata nazionale, che ha coinvolto i popoli indigeni: il 19° Acampamento Terra Livre (ATL), a Brasilia, con la missione di esigere la dovuta demarcazione dei territori, rovesciare i progetti anti-indigeni e porre fine all'escalation di violenza che quotidianamente colpisce le loro vite. L'accampamento si è svolto tra il 24 e il 28 aprile e ha contato la partecipazione di circa seimila indigeni.