10mila pinne di squalo sequestrate in Brasile: erano destinate al mercato internazionale

Le pinne di squalo sequestrate in una mega operazione condotta in Brasile erano state pescate illegalmente e destinate soprattutto ai mercati asiatici, dove sono usate per la zuppa di pinne di squalo (detta anche zuppa di pinne di pescecane) e rappresentano una sorta di status symbol.
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Roberto Russo 21 Giugno 2023

Le autorità brasiliane hanno sequestrato 28,7 tonnellate di pinne di squalo pescate illegalmente e destinate a essere esportate in Asia. È, questo, il più grande sequestro al mondo di siffatta specie direttamente alla fonte.

L'Istituto brasiliano per l'ambiente (Ibama – Instituto Brasileiro do Meio Ambiente e dos Recursos Naturais Renováveis) ha stimato che questo carico si sia tradotto nella morte di circa 10.000 squali di due specie diverse, la verdesca o squalo azzurro (Prionace glauca) e lo squalo mako o mako pinna corta o ancora ossirina (Isurus oxyrinchus), che il mese scorso sono entrati nella lista nazionale delle specie in pericolo del Brasile.

Stando a quanto comunicato dalle autorità, un'unica azienda esportatrice dello stato di Santa Catarina è responsabile di 27,6 tonnellate di pinne, mentre il resto è stato sequestrato all'aeroporto internazionale di Guarulhos (San Paolo) da una seconda azienda. Non sono stati forniti i nomi delle aziende né quelli delle persone coinvolte.

La lotta alla distruzione della fauna e della flora brasiliana è uno dei principali obiettivi del governo del presidente Luiz Inácio Lula da Silva, dopo che il suo predecessore, Jair Bolsonaro, ha indebolito le agenzie ambientali e i poteri di applicazione. “Questa azione è molto emblematica, in quanto simboleggia il ritorno dell'Ibama alla protezione dell'ambiente marino e, soprattutto, alla lotta contro il commercio illegale di pesce nel Paese”, ha dichiarato il direttore della Direzione per la Protezione Ambientale, Jair Schmitt.

La pesca degli squali è illegale in Brasile. I pescherecci coinvolti nel sequestro utilizzavano licenze per la cattura di altre specie ittiche e operavano a tassi superiori all'80% del carico consentito. “Oltre a questa pesca diretta agli squali, che è vietata, tale pratica illegale causa anche la morte di diversi uccelli marini, tra cui alcuni in via di estinzione. Quindi il danno ambientale non riguarda solo gli squali, ma anche la fauna marina”, ha sottolineato Jair Schmitt.

Perché c'è un fiorente mercato delle pinne di squalo

Come è noto, le pinne di squalo sono una prelibatezza della cucina cinese e nei mercati del sud-est asiatico alcuni ritengono che abbiano proprietà afrodisiache e medicinali.

Sea Shepherd Brasile, un'organizzazione no-profit per la conservazione dell'ambiente marino, ha chiesto al governo brasiliano di vietare il commercio di pinne di squalo e l'importazione di carne di squalo, affermando che ciò sarebbe fondamentale per proteggere la specie. Già diversi paesi (come il Canada e il Regno Unito) hanno vietato il commercio delle pinne di squalo e di qualunque prodotto le contenga; anche alcuni servizi di consegna a domicilio hanno tolto i piatti a base di pinne di squalo dai loro menù.