Sì, anche l'olio di oliva va a male. Diventa rancido, si modificano sapore, odore e colore, e soprattutto diventa pericoloso per la salute. Meglio quindi non darlo per scontato tenendolo in dispensa troppo a lungo! E, soprattutto, è bene conservare l'olio d'oliva (extravergine o meno) nella maniera corretta, sia che lo acquisti in bottiglia, sia che tu lo prenda in latte da travasare, questo perché c'è il rischio che l'olio diventi rancido e sarebbe irrecuperabile. Tra le cause dell'ossidazione dell'olio di oliva c'è la sua esposizione all'ossigeno, in primis, ma anche alla luce e a temperature elevate.
Conosci le regole di conservazione dell'olio? Eccole qui, semplici e precise. In questo modo manterrai il tuo olio, soprattutto quello di alta qualità, sempre buono, commestibile e gustoso.
Ci hai mai fatto caso? Sia al supermercato sia quando acquisti l'olio dal produttore, raramente questo è conservato in bottiglie di vetro trasparente. Tendenzialmente lo troviamo o nelle latte (quando dobbiamo farne scorta acquistandone diversi litri), oppure in bottiglie di vetro ambrato. Il motivo è preciso, e non riguarda la bellezza delle bottiglie di vetro scuro!
La luce e il calore sono infatti nemici dell'olio di oliva. Le bottiglie ambrate o scure permettono di tenerlo al riparo da essi.
La bottiglia dovrebbe poi essere in vetro: questo materiale è molto igienico e non contamina ciò che sta all'interno, mantenendo al meglio le caratteristiche e i pregi dell'olio.
Una dispensa chiusa e lontana da fonti di calore sarà l'ambiente ideale per il tuo olio d'oliva: non solo assicurerà il buio ideale per la conservazione dell'olio, ma permetterà di tenerlo ad una temperatura compresa tra i 12 e i 18 gradi centigradi.
Quando scegli la bottiglia per la conservazione dell'olio di oliva, fai attenzione anche alla chiusura: opta preferibilmente per un tappo a chiusura ermetica. L'olio, infatti, non dovrebbe restare troppo esposto all'ossigeno.
Per lo stesso motivo se acquisti l'olio in latta una buona abitudine è quella di travasarlo solo al bisogno, secondo le tue abitudini, in modo da aprirlo e richiuderlo meno frequentemente possibile, evitando l'ingresso costante di aria.
(Pubblicato da Sara Polotti il 16.09.2021
Modificato da Mattia Giangaspero il 25.08.2024)