Considerato il "Verde di Germani", lo stadio del Friburgo è il più tecnologico e all'avanguardia dal punto di vista energetico, sfruttando ovviamente solo elettricità prodotta da fonti rinnovabili. Si tratta dell'impianto sportivo da calcio più green in Germania e tra i più green in Europa. Sì tra i più verdi al mondo perchè quando fu inaugurato nel 2021, il club del Friburgo gli attribuì un titolo che non spettava propriamente al nuovo gioiello architettonico, ovvero:  "stadio più ecologico del mondo".

Non spettava perchè subito dopo arrivo il comunicato di un altro club di calcio, il Galatasaray (Turchia) che invece è realmente il primo in termini di produzione di energia pulita. Al di là della gag o equivoco, l'Europa-Park (lo stadio del Friburgo), che ha una capienza da 35 mila posti, resta una struttura totalmente a impatto zero, visto anche che è interamente coperto da pannelli solari. Precisamente 6mila panelli che occupano uno spazio di 15 metri quadri e che riescono a produrre ogni anno 2.3 milioni di KW/H. Si tratta di una produzione che riuscirebbe a ricoprire il fabbisogno energetico di 800 famiglie.

Durante la costruzione del nuovo stadio, il Friburgo ha pensato anche a tutto l'indotto, in chiave sostenibilità.  Infatti per quanto riguarda il sistema trasporti sono stati installati 3700 parcheggi per le biciclette, solo 2500 per le auto, segnale di come è più importante raggiungere lo stadio con mezzi che non impattano sull'ambiente. Inoltre i ristoranti, negozi, spogliatoi, uffici e anche il terreno di gioco vengono invece riscaldati con energia prodotta in eccesso dalle aziende situate vicino, nella zona industriale della città. Un altro segnale importante che la società ha voluto dare riguarda i trasporti pubblici. Chi acquista il biglietto per le partite può viaggiare gratuitamente all'andata e al ritorno per spostarsi verso lo stadio e verso casa. Forse per noi può sembrare una novità, ma non è così per la cittadina di Friburgo. Infatti questo è stato pensato anche per chi va al teatro o in Fiera.