A maggio termometri impazziti: in Europa si sono registrate temperature sia minime che massime da record

Copernicus ha pubblicato il report sulle temperature del mese scorso, e i dati non sono per niente incoraggianti: è stato il quinto maggio più caldo di sempre. Ma nell’Europa centrale e orientale le temperature registrate sono state al di sotto della media stagionale.
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Martina Alfieri 9 Giugno 2022

Tra le conseguenze della crisi climatica, come sappiamo, ci sono anche gli eventi meteorologici estremi e imprevedibili, sempre più frequenti. E così, mentre in alcune zone del Pianeta le ondate di caldo anomalo non danno tregua, ci sono regioni che hanno registrato temperature addirittura più basse delle medie stagionali.

È quanto emerge dal nuovo report di Copernicus, il servizio di osservazione satellitare dell'Unione europea che regolarmente monitora l’andamento delle temperature. Quello appena concluso risulta essere, a livello globale, il quinto maggio più caldo di sempre. In compenso, però, anche all’interno della sola Europa si sono registrati picchi record, sia delle temperature massime che di quelle minime.

Nell’Europa sud-occidentale – Italia compresa – le temperature di maggio sono state superiori rispetto alle medie stagionali, e il caldo estremo ha portato a battere i record di massime e minime giornaliere sia a livello locale che a livello nazionale.

Complessivamente in Europa le temperature primaverili sono state appena inferiori alla media del periodo 1991-2020, ma questo non deve ingannarci visto che, come dicevamo, ci sono state enormi differenze di andamento tra una zona e l’altra del nostro continente. Per la Francia, ad esempio, maggio 2022 è stato in realtà il più caldo registrato a partire dal 1900, mentre il comune di Jaén, in Spagna, ha vissuto il suo giorno di maggio più caldo di sempre e, allo stesso tempo, ha fatto segnare la minima più alta mai registrata in questo mese per la Spagna continentale. Seppur in modi diversi, le anomalie termiche hanno colpito molte parti del Vecchio Continente: Copernicus cita anche il caso del Portogallo, che dopo l'ondata di caldo della prima parte del mese ha visto le colonnine raggiungere temperature comprese tra 26 e 32 gradi nelle ore notturne e dell'alba del 21 maggio, in una notte eccezionalmente calda.

Il grande caldo ha colpito inoltre la fascia che si estende a sud dalla Siberia occidentale e che attraversa l'Asia centrale, l'India settentrionale, il Pakistan, oltre al Corno d'Africa, agli Stati Uniti meridionali e al Messico. E anche in Antartide, durante l’intera primavera, si sono registrate temperature più elevate del solito, che hanno portato a un massiccio scioglimento della superficie dei ghiacci. Al contrario, invece, in Europa orientale, in gran parte del Sud America e in alcune zone dell’Artico e del Canada occidentale le temperature sono state inferiori alla media.

Inoltre, se si considerano gli ultimi 12 mesi, le temperature sono state superiori alla media sulla maggior parte della superficie terrestre – inclusa l’Europa – e sulla maggior parte della superficie oceanica, segno che il surriscaldamento globale non accenna ad arrestarsi.