Abbiamo superato per la prima volta i 2 gradi di riscaldamento globale: di quanto potrebbe aumentare il livello del mare se non interveniamo prima

Per la prima volta nella storia sabato 18 novembre 2023 si è registrata una temperatura media globale di +2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali. Un dato che fa prospettare un innalzamento dei mari di 12-20 metri e che ci fa porre delle domande: Cosa potrebbe accadere se si dovesse stabilmente superare la soglia dei +2 gradi?
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Mattia Giangaspero 20 Novembre 2023

Un record negativo che proprio non dovevamo superare, già nel 2023. Sabato 18 novembre, per la prima volta si è registrata una temperatura media globale di +2 gradi rispetto ai livelli pre-industriali. Si tratta di una temperatura che potrebbe portare un innalzamento dei mari di 12-20 metri. Ti ricordi cosa veniva indicato negli Accordi di Parigi sul clima? Cercare di contenere l'aumento delle temperature non oltre la soglia del +1.5 gradi entro il 2050. Aver invece, per la prima volta, superato già questa soglia ci deve far preoccupare. È vero che il dato registrato sabato sera è stato un unicum, quindi non si tratta di una temperatura stabile, constante. Il problema è che se questo unicum si dovesse registrare in altre occasioni, magari per più giorni consecutivi e con frequenza sempre maggiore nei prossimi anni, allora tanto più unicum non sarà.

L'allarme tra climatologi e meteorologi è già scattato e infatti in un report sullo Stato della criosfera pubblicato International Cryosphere Climate Initiative, viene indicato cosa potrebbe accadere se si dovesse raggiungere un riscaldamento globale di 2 gradi in più rispetto ai livelli industriali.

"Raggiungere un riscaldamento globale di 2 gradi significa provocare trasformazioni drammatiche alle calotte glaciali e ai ghiacciai in tutto il globo. L’unico modo per limitare l’aumento significativo del livello dei mari e la fusione delle masse glaciali che coprono poli e catene montuose più elevate è restare intorno agli 1,5 gradi." – commentano i ricercatori 

Quel viene specificato nel rapporto che, poi, verrà anche mostrato durante la Cop28 di Dubai di fine mese è che anche gli "unicum" di cui parlavamo prima, possono impattare in modo significativo e duraturo sullo stato di salute della Criosfersa. Quindi qualsiasi informazione, dato o record (negativo o positivo che sia) provocherà un piccolo cambiamento a livello climatico.  

Se si dovesse arrivare ai +2 gradi si prospetterebbe uno scenario in cui le calotte glaciale si fonderebbero completamente e quindi l'innalzamento del livello degli oceani e dei mari sarebbe irreversibile.

Precisamente viene prospettato un innalzamento dei mari di 12-20 metri. I ghiacciai alpini con l'arrivo a 2 gradi perderebbe tutta la loro copertura e i loro volumi glaciali. Altri ghiacciai, nella fascia tropicale (in Africa e sulle Ande) sparirebbero completamente. L’Himalaya, invece, dimezzerebbe il volume di ghiaccio.

È vero anche che la situazione non sarebbe migliore se ci si dovesse fermare prima di quella soglia, quindi a un livello di riscaldamento globale compreso tra 1,5 e 2°C. La maggior parte degli studi scientifici ormai fissano l’innesco di una fusione accelerata per la Groenlandia e parti dell’Antartide.

Fonte| International Cryosphere Climate Initiative