Acido pinolenico: è vero che fa bene per i disturbi infiammatori? In quali alimenti si trova?

È vero che l’acido pinolenico fa bene per i disturbi infiammatori? In quali alimenti si trova? Scopri cosa c’è da sapere su questo grasso insaturo Omega 6!
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Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista
8 Maggio 2023 * ultima modifica il 12/05/2023

L'infiammazione è un'arma a doppio taglio. Da un lato, ti difende da infezioni e traumi; dall'altro, può essere la base di una serie di disturbi, non a caso definiti infiammatori, che possono ridurre significativamente la qualità della tua vita ed esporla a rischi anche seri (come quello di infarto o ictus). Tutto dipende dal tipo di infiammazione con cui hai a che fare: quella pericolosa per la salute è cronica, cioè persiste a lungo, ed è proprio quella associata ai disturbi infiammatori. L'alimentazione è fondamentale per combatterla; fra i nutrienti che possono essere utili è incluso l'acido pinolenico. Scopriamo di cosa si tratta.

Cos'è l'acido pinoleinico?

L'acido pinolenico è un grasso Omega 6. Questi grassi sono i precursori di molecole coinvolte proprio nei processi infiammatori. Si tratta di grassi polinsaturi, come gli Omega 3, ma rispetto a questi ultimi, che sono tendenzialmente dotati di proprietà antinfiammatorie, favoriscono la formazione di composti pro-infiammatori.

Nemmeno quando si tratta di Omega 6, però, è giusto fare di tutta l'erba un fascio. L'acido pinolenico si distingue da tanti altri Omega 6 proprio per il suo legame con l'infiammazione. Infatti a questo grasso sono state associate proprietà antinfiammatorie, che si aggiungono a proprietà antiossidanti a loro volta utili per ridurre l'infiammazione e proprietà antiaterogene (ossia utili per contrastare l'aterosclerosi, cioè la formazione di placche nella parete delle arterie che aumentano il rischio di eventi cardiovascolari come infarto e ictus).

Studi preliminari suggeriscono che l'acido pinolenico influenzi l'attività di globuli bianchi (monociti e macrofagi) coinvolti nei processi infiammatori. Inoltre gli è stata associata la capacità di ridurre i livelli di molecole considerate veri e propri marcatori dell'infiammazione (come le citochine Tumor Necrosis Factor α – TNF-α – e interleuchina 1 e 6 – IL-1 e IL-6) e l'attività di molecole che regolano l'espressione del DNA (fattori di trascrizione) dall'attività tipicamente pro-infiammatoria (come NF-kB). Al contrario, sembra attivare molecole dall'attività antinfiammatoria (come PPAR).

I potenziali benefici dell'acido pinolenico riguardano diversi disturbi infiammatori, come l'artrite reumatoide. Anche l'aterosclerosi è un processo infiammatorio; le proprietà dell'acido pinolenico potrebbero quindi essere utili anche contro i disturbi cardiovascolari. I dati attualmente a disposizione sono però preliminari e non permettono di trarre conclusioni definitive sull'utilità di questo Omega 6 nel loro trattamento e sulle eventuali modalità di assunzione (né in termini di dose, né in termini di durata).

In quali alimenti si trova l'acido pinolenico?

Non sono molti gli alimenti in cui si trova l'acido pinolenico, anzi. Al momento le uniche fonti note sono i pinoli e gli oli da essi derivati. In particolare, questo Omega 6 è presente nell'olio dei pinoli delle specie Pinus orientalis (l'abete rosso orientale) e Pinus pinaster (il pino marittimo).

Difficile, quindi, pensare di fare il pieno di acido pinolenico con il solo cibo. Per di più, se intendi combattere un problema di salute grazie ai benefici dell'alimentazione, puntare su un solo alimento, come fosse un rimedio miracoloso, non è la scelta migliore che tu possa fare. Come abbiamo, infatti, già avuto modo di discutere in altre occasioni, piuttosto che affidarti ai benefici di un unico superfood è meglio inserire questo super-cibo all'interno di un'alimentazione il più possibile varia opportunemente adattata per rispondere al meglio alle esigenze imposte dal problema di salute che devi affrontare.

Come combattere l'infiammazione con l'alimentazione

Nel caso in cui il disturbo che intendi combattere con l'alimentazione sia associato all'infiammazione, ti consiglio di seguire questi principi generali:

  1. arricchisci la tua dieta di frutta e verdura, fonti di composti antinfiammatori e antiossidanti;
  2. preferisci i cereali (e i loto derivati) nella loro versione integrale, ricca di fibre;
  3. limita il consumo di zuccheri semplici, in particolare di quelli liberi e aggiunti, come quelli presenti nei dolci e in molte bevande analcoliche (succhi di frutta inclusi);
  4. non eccedere con il consumo di carne;
  5. preferisci grassi dalle proprietà antinfiammatorie (come gli Omega 3 del pesce grasso) e condisci preferibilmente con olio di oliva;
  6. limita il consumo di alcolici.

Ricorda: un'alimentazione a base vegetale ti aiuta a prenderti cura anche del tuo microbiota intestinale, un altro fattore in grado di influenzare fortemente i livelli di infiammazione nel tuo organismo.

Laureata in Scienze Biologiche con un dottorato in Scienze Genetiche e Biomolecolari, ha lavorato nel campo della ricerca fino al 2009 altro…
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