Le persone che scelgono di seguire un'alimentazione vegana o vegetariana nella maggior parte dei casi non lo fanno per gusto o preferenze di sapore. Carne, latticini e derivati animali non smettono di essere deliziosi, ma a cambiare è la mentalità. Le ragioni dietro alla scelta sono diverse e personali, ma tendenzialmente riguardano l'etica (ovvero lo sfruttamento degli animali), l'ambiente (l'inquinamento provocato dagli allevamenti intensivi) e la salute (dato che le diete plant-based sono ormai ritenute più salutari e benefiche rispetto a quelle ricche di carne).

Spesso e volentieri a portare a questa scelta sono prodotti e narrazioni che aprono gli occhi. I documentari, per esempio. E i libri.

Tra i pilastri della letteratura che parlano di alimentazione vegetale (saggi e libri non fiction, in genere) ce ne sono alcuni che sono davvero illuminanti. Ecco una selezione.

Se niente importa

In lingua originale questo libro si intitola "Eating animals", ovvero "Mangiare animali". Lo scrittore Jonathan Safran Foer in questo saggio porta la sua esperienza personale di persona ebrea che ha scelto la dieta vegetariana per sé e per la sua famiglia, mostrando come gli animali vivano negli allevamenti intensivi, andando sotto copertura e rovesciando le convinzioni culturali. Ma senza alcun paternalismo o senza negare il ruolo culturale che il cibo e la carne hanno nel mondo antico e moderno.

Possiamo salvare il mondo prima di cena

Di nuovo Safran Foer, qualche anno dopo ha scritto "Possiamo salvare il mondo prima di cena". In questo caso il discorso si lega anche al climate change: l'autore qui esamina l'impatto ambientale delle scelte alimentari quotidiane e propone un approccio pragmatico per affrontare la crisi climatica.

Foer argomenta che una delle azioni più significative che gli individui possono intraprendere per ridurre le emissioni di gas serra è modificare le proprie abitudini alimentari, in particolare adottando una dieta a base vegetale almeno fino alla cena. La produzione di carne e altri prodotti animali – dice – contribuisce in modo rilevante alle emissioni di anidride carbonica, metano e altri gas serra: ridurre il consumo di tali prodotti può avere un impatto significativo sul cambiamento climatico, anche senza stravolgere le proprie abitudini, ma modificandole piano piano.

The China Study

Questo libro è uno dei più noti e influenti studi sull'alimentazione vegetale. Si basa su un'ampia ricerca epidemiologica condotta in Cina e dimostra i benefici di una dieta a base vegetale per la salute umana, in particolare per la prevenzione di malattie croniche come il cancro e le malattie cardiache.

Tritacarne

Sul fronte italiano, interessante è "Tritacarne" della giornalista d'inchiesta Giulia Innocenzi, autrice del recente documentario "Food for profit". Nel 2017 scrisse questo saggio dal sottotitolo "Perché ciò che mangiamo può salvare la nostra vita. E il nostro mondo" che offre una serie di reportage e interviste che mettono in luce le crudeltà e le sofferenze inflitte agli animali negli allevamenti industriali italiani ritenuti "eccellenza del Made in Italy". Innocenzi descrive situazioni di maltrattamento, scarsa igiene e condizioni di vita disumane per gli animali, rivelando un quadro spesso nascosto al pubblico.

Vegan, un manifesto filosofico

Leonardo Caffo in questo libro spiega come essere vegani non sia una moda né una semplice scelta alimentare, ma una filosofia per vivere rifiutando la tendenza umana a trasformare in "cose" gli animali, sfruttati in maniera decisamente poco etica.

Proteinaholic

Non è stato ancora tradotto in italiano, ma in questo libro il dottor Garth Davis esplora il mito che una dieta ricca di proteine, specialmente quelle animali, sia essenziale per la salute e la forma fisica. Basandosi su evidenze scientifiche, sostiene che un eccesso di proteine animali può essere addirittura dannoso. Per questo motivo, secondo lui sarebbe meglio promuovere i benefici di una dieta vegetale.