
Il Campidoglio nella giornata di oggi, 3 gennaio 2024, ha lanciato un allarme inquinamento da polveri sottili. I livelli registrati nella Capitale infatti sono molto più alti rispetto a quelli standard previsti dall'Organizzazione mondiale della Sanità. L'allerta smog a Roma ha iniziato a preoccupare molto tutti i residenti e per questo motivo il Comune ha diramato un appello a rimanere in casa. Appello rivolto soprattutto alle persone più fragili e già affette da patologie.
“I soggetti a rischio cui compete una particolare cautela di ordine sanitario – si legge in una nota diffusa dal Comune di Roma – è opportuno che evitino di esporsi prolungatamente alle alte concentrazioni di inquinanti”.
Ma cosa sta succedendo a Roma e perchè si è formata un'eccessiva concentrazione di smog in città?
L‘Arpa della regione Lazio ha eseguito il classico monitoraggio della qualità dell'aria il 1 gennaio e i dati segnalano che all'interno della città è rimasta una grande nube di smog."Una condizione di criticità relativa al contributo emissivo derivante da fonti antropiche”.
Il Comune di Roma ha indicato le zone che in queste ore sono quelle dove si concentrano maggiormente i livelli di inquinamento e sostanzialmente sono 3. Le stazioni con le colonnine di monitoraggio dei livelli di PM10 hanno superato i limiti di 50 μg/m3 a Preneste, Corso Francia e Tiburtina.
Sempre molto alti i livelli anche in tutta la parte Nord-Est della città e quindi gli altri quartieri coinvolti sono:
Oltre a rimanere chiusi in case ci sono altre accortezze da prendere in considerazione per evitare di respirare le sostanze nocive disperse nell’aria: non camminare per strada, utilizzare mascherine ffp3, evitare di svolgere attività sportive all'aperto.
Si consiglia anche di abbassare i termosifoni e a spegnere le caldaie. Di preferire veicoli elettrici, ibridi o alimentati con combustibili a basso impatto (come il metano); di non sostare col motore acceso delle auto e “limitare ulteriormente gli orari di accensione degli impianti termici e ridurre la temperatura massima degli edifici”
"Lo smog è un miscuglio di polveri e gas di varia natura, per lo più dovuta alle attività umane. Le maggiori concentrazioni si verificano in inverno in quanto molte polveri sono dovute ai riscaldamenti domestici e al traffico veicolare. Inoltre, in inverno le precipitazioni sono scarse, quindi la pioggia non può lavar via le polveri dall’aria. Nelle città, dove sono presenti molte abitazioni e c’è molto traffico, lo smog è più concentrato e dannoso, ma le polveri sottili sono presenti anche in campagna, derivate da attività come l’allevamento e le attività agricole."
Le particelle inquinanti che compongono lo smog si producono di continuo, ma solamente nei mesi invernali sentiamo parlare di targhe alterne e allarme polveri sottili. Questo perché d’inverno gli impianti di riscaldamento sono quasi sempre accesi, producendo molto più particolato che va disperso in atmosfera, e inoltre nei mesi invernali le precipitazioni sono ridotte. La pioggia abbatte al suolo le polveri sottili, pulendo letteralmente l’aria, ma d’inverno piove poco e quindi lo smog aumenta. Le maggiori concentrazioni si raggiungono nei centri cittadini e in zone dalla particolare conformazione orografica, come la pianura padana, dove non circola aria e l’inquinamento prodotto rimane stagnante anche per lunghi periodi.