Ancora troppi errori nella raccolta dell’indifferenziato: Legambiente pubblica i dati con l’indagine Domestic Litter in Campania

Legambiente Campania ha pubblicato i risultati dell’indagine Domestic Litter intervistando oltre 500 famiglie. Ancora troppi gli errori sulla raccolta differenziata e qualche rifiuto termina (purtroppo) nell’indifferenziata.
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Alessandro Artuso 12 Maggio 2020

La differenziazione dei rifiuti durante il periodo di lockdown, cioè fin quando sei stato costretto a rimanere in casa per l'emergenza sanitaria, sono stati oggetto di un'indagine di Legambiente. L'iniziativa si chiama Domestic Litter e ha coinvolto oltre 500 famiglie in Campania, intervistate per indagare  su quali siano i rifiuti che gettano nella loro busta dell'indifferenziato. Legambiente Campania, autrice dell'indagine #FacciamoSeccoilSacco, si è espressa sulla questione: "Ancora troppi dubbi sul corretto conferimento dei rifiuti, ma bisogna prestare attenzione". 

Qualche problema

La denuncia di Legambiente parte da un fattore certo: guanti e mascherine non sono riciclabili e quindi vanno gettati nel sacco della tua indifferenziata. Ovviamente l'aumento di questi dispositivi di protezione, importanti per evitare contagi da Covid-19, rappresenta un punto di partenza per la spinosa questione degli oggetti monouso, quindi da gettare dopo un singolo uso. La diffusione del virus ha aumentato l'uso dei prodotti usa e getta anche per chi consuma cibo da asporto, dato che il monouso è stato scelto da chi lavora nella ristorazione.

I risultati

Secondo Legambiente sono ancora tanti gli errori commessi: non si gettano nell'organico, infatti, tappi di sughero (23% delle famiglie lo getta nell'indifferenziato), stecco dei ghiaccioli, la moka del caffè e altri avanzi di cibo. Senza dimenticare i sacchetti delle patatine e quelli dei dolci che si posizionano, in maniera erronea, nell'indifferenziata (15,3 nel primo caso, 8,1% nel secondo).

Il presidente di Legambiente Campania, Mariateresa Imparato, ha chiesto la collaborazione di tutti i cittadini che devono prestare attenzione per la raccolta dell'indifferenziata. "Ancora tanti cittadini insieme al secco indifferenziato inseriscono materiale riciclabile. Un po’ per errore e superficialità, un po’ per mancanza di una comunicazione efficace sui diversi prodotti, ma anche per liberarsi dei rifiuti, visto che il secco indifferenziato risulta ancora il conferimento previsto per più giorni nel calendario settimanale di tanti comuni".

La plastica in Campania

I dati di Legambiente mostrano che in Campania la plastica prodotta nel 2012 fu di 64.596 tonnellate, nel 2018 138.867 tonnellate (+115%).