Autosabotaggio: quando l’unico ostacolo ai tuoi obiettivi è la tua mente

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Sei sicuro di non essere in grado di ottenere quel risultato? Perché non vuoi accettare quella nuova proposta di lavoro? Forse hai rinunciato prima ancora di provarci, perché non sei riuscito a vincere la paura del cambiamento. Succede a tante persone ed è un meccanismo difensivo dell’inconscio che ti impedisce di metterti in gioco.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Giulia Dallagiovanna 24 Ottobre 2018

Ti è mai capitato di dire e te stesso “non sarò mai in grado di ottenere questo risultato”, “non sono capace di svolgere questo lavoro”, “ora non ho tempo di pensare anche a questo”? Se la tua risposta è sì, allora forse sei vittima di auto-sabotaggio. Proprio come suggerisce la parola, ti stai mettendo i bastoni fra le ruote da solo. E’ un meccanismo che la mente attua di fronte a un cambiamento, non ha importanza che sia in positivo o in negativo. Le cause possono essere la paura del fallimento, ma anche il desiderio di essere perfetti. E poiché, come ogni problema, il primo passo per affrontarlo è riconoscerlo, meglio capire bene di cosa si tratta.

Individuare l’autosabotaggio

Il primo sintomo che ti stai ponendo dei freni da solo è quando, di fronte alla necessità di cambiare qualcosa nella tua vita, ti spaventi. Magari in questo momento vorresti trovare un lavoro diverso, perché il tuo non ti piace o non guadagni abbastanza. Oppure la città in cui abiti non si addice al tuo stile di vita e sai che altrove staresti meglio. O ancora, non riesci a lasciare il tuo compagno o la tua compagna, anche se ti rendi conto che la vostra storia è finita. La parte razionale della tua mente ti fa notare come queste decisioni porterebbero più vantaggi che inconvenienti. Ma, come spiega la psicologa Martina Gambacorta sul sito Psicologi-Italia.it, al nostro inconscio i mutamenti non piacciono, perché li vede come un potenziale pericolo. E se ha deciso che non devi fare qualcosa, scoverà tutte le ragioni razionali per portarti a desistere prima ancora di averci provato. E così non invii altri curriculum perché hai paura di capitare in un ufficio o in un’azienda dove il clima è peggiore e non accetti altre offerte perché credi che non sarai mai in grado di svolgere il compito che ti viene richiesto. Ecco, ti stai auto-sabotando.

Perché metti in atto l’autosabotaggio

Si tratta di quella voce dentro di te che ti dice: “Vuoi andare a vivere da un’altra parte? Ma sei sicuro? Qui hai tutto quello che ti serve. E se poi nella nuova città non lo trovi?”. Sono barriere emotive che ti fanno sentire a disagio quando vieni messo di fronte a una situazione che non hai mai affrontato prima. Il terreno già calpestato magari non ti fa più stare bene, però lo conosci e quindi ti da sicurezza. La novità non soggiace al tuo controllo e ti provoca timore. Così, ti porta a rinunciare a possibili occasioni. Non solo, si crea dentro di te un senso di paura e di insicurezza che ti impedisce di metterti in gioco in qualsiasi ambito. Per questa ragione, rimandi. Non puoi lasciare il tuo compagno proprio adesso che lo devi accompagnare a quella cena con il suo capo, meglio farlo la settimana prossima quando non ci saranno appuntamenti importanti.

Come combattere l’autosabotaggio

Come sostiene la psicoterapeuta cognitiva Chiara Francesconi sulla sua pagina web , metterai in atto questo atteggiamento soprattutto quando ricercherai conferme esterne o paragoni con le persone che ti stanno attorno che possano comprovare il tuo valore. Quello che nascondi è la paura del fallimento, ma anche il desiderio di essere perfetto. La prima realtà che dovrai accettare, quindi, è che non potrai mai tenere tutto sotto controllo. Sbaglierai, dovrai rimetterti in discussione e scoprirai di avere delle fragilità. Non avrai perso, sarai solo riuscito a conoscerti meglio.

Ma se vuoi combattere l’autosabotaggio nella pratica, allora c’è qualche piccolo consiglio pratico che puoi seguire.

  • Prima di compiere una scelta, parlane con qualcuno: può essere un amico, ma anche un collega o una figura professionale a te vicina. Chiunque sia non sarà coinvolto emotivamente e non proverà le tue stesse paure. L’ideale, insomma, per una visione più obiettiva della situazione.
  • Datti una scadenza: di fronte a una decisione da prendere, fissa un termine entro il quale devi dare una risposta. In questo modo ti costringerai ad affrontare il problema.
  • Non analizzare la situazione in ogni suo minimo dettaglio: ci sarà sempre un particolare che sfuggirà al tuo controllo e un’analisi eccessiva ti porterà a trovare tutti i possibili motivi per dire di no.
  • Chiudi gli occhi e buttati: immagina di essere su una montagna e doverti lanciare con il parapendio. E’ vero, stare a terra è più sicuro, ma davvero vuoi rinunciare a volare?