Basta frutta e verdura imprigionata nella plastica: la Spagna vieta gli imballaggi e spinge per la spesa sfusa

Il Ministero della Transizione Ecologica sta lavorando a nuovo decreto che vieterà l’utilizzo di imballaggi di plastica per frutta e verdura nei supermercati e nei negozi di alimenti al dettaglio. Al suo posto verrà incentivata la vendita di prodotti freschi e sfusi, verrà data ai clienti la possibilità di portarsi il proprio contenitore da riempire e verranno installate fontanelle di acqua potabile per dire addio alle bottiglie di plastica.
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Kevin Ben Alì Zinati 28 Settembre 2021

Se ti capiterà di andare in Spagna nei prossimi anni, noterai qualcosa di strano: un’assenza così piccola eppure importantissima che a suo modo contribuirà a tutelare il nostro ambiente.

A partire dal 2023 nei supermercati e nei negozi di alimentari al dettaglio sarà infatti vietato vendere frutta e verdura negli imballaggi di plastica.

Sul modello di quanto accadrà in Francia a partire dall’anno prossimo e in linea con la direttiva europea Sup, anche la ministra della Transizione Ecologica Teresa Ribera è pronta a dire addio alla plastica monouso.

Il Governo in queste ore sta mettendo a punto un nuovo decreto sugli imballaggi e sui rifiuti, oltre a una serie di misure per incentivare l’acquisto dei prodotti sfusi e dell’acqua non in bottiglie di plastica.

Al suo interno dovrebbero trovare posto anche altri obblighi per le amministrazioni come quello di promuovere l'installazione di fontanelle di acqua potabile negli spazi pubblici e il dovere di attuare alternative alla vendita di bevande confezionate e alla distribuzione di bicchieri in plastica monouso negli eventi pubblici.

Allo stesso tempo, come racconta El Pais, verrà promossa la vendita di prodotti freschi senza imballaggi e verrà lasciata ai clienti la possibilità di portare i propri contenitori riutilizzabili da riempire.

Di fronte a un inquinamento da plastica che “ha già superato ogni limite”, come avrebbero dichiarato alcuni esponenti del Governo spagnolo, l'obiettivo del nuovo decreto è quello di dare un netto taglio all’uso – che è diventato abuso – di questo materiale che, come sai, ha tempi di smaltimento praticamente eterni.

Nello specifico, il Governo vuole ottenere una riduzione del 50% della vendita di bottiglie di plastica per bevande entro il 2030 e il 100% dei contenitori immessi sul mercato in materiali riciclabili entro la fine di questo decennio.

Non solo: nel caso di hotel, ristoranti e caffetterie, si propone che il 50% degli imballaggi venduti nel 2025 sia riutilizzabile, percentuale che per il 2030 dovrebbe raggiungere il 60%. Nel caso di alcolici come la birra, l'80% degli imballaggi riutilizzabili deve arrivare entro il 2025 mentre il 90% entro il 2030 mentre per le bibite gli obiettivi sono rispettivamente del 70% e dell'80%.