Bimbo di 8 anni salvato dopo aver inalato un pezzo di matita: cosa fare se un corpo estraneo entra nelle vie respiratorie

Andrea, un bambino di 8 anni, è stato salvato da un’insufficienza respiratoria causata da un pezzo di matita inalato accidentalmente un mese prima. In questi casi, oltre a chiamare i soccorsi, prima di intervenire è importante stabilire come sta il bambino. Se non riuscisse a respirare o a tossire diventa necessario agire subito, applicando le giuste manovre di disostruzione per innescare la tosse e cercare di liberare le vie respiratorie.
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Kevin Ben Alì Zinati 29 Febbraio 2024
* ultima modifica il 10/03/2024

Tosse che giorno dopo giorno diventa sempre più forte e poi continue infezioni respiratorie così gravi che a un certo punto è diventato strettamente necessario il supporto con l’ossigeno.

Andrea ha otto anni e un quadro clinico del genere non l’aveva mai vissuto e con lui nemmeno i suoi genitori.

Quando loro figlio alla fine è stato ricoverato prima in Pediatria, poi in Terapia Intensiva Pediatrica al Policlinico di Milano hanno pensato a qualsiasi cosa, tranne che Andrea, un mese prima, avesse accidentalmente inalato un pezzetto di matita.

Un frammento così piccolo eppure capace di occludere completamente il bronco principale destro dei polmoni.

Andrea era finito in insufficienza respiratoria e non riusciva più a respirare. Solo un delicatissimo intervento per rimuovere il corpo estraneo gli ha permesso di tornare alla vita di tutti i giorni.

Oggi il piccolo sta bene, è completamente guarito e non ha più  bisogno del supporto con l’ossigeno ma il suo purtroppo non è un caso straordinario.

Ogni anno, infatti, solo al Policlinico di Milano si verificano almeno 12 situazioni di bambini con insufficienze respiratorie causate dall’ingestione o l’inalazione di pericolosissimi corpi estranei: dalle monete alle calamite, dai componenti più piccoli di un giocattolo fino cibo masticato male, a tappi di penne o batterie a bottone.

Nel caso di Andrea è stato necessario ricorrere a un intervento in endoscopia per la rimozione perché la situazione era diventata ormai urgente e seria ma ci sono circostanze in cui non è necessario ricorrere alla sala operatoria.

Cosa potresti fare, dunque, se tuo figlio ingerisse o inalasse un corpo estraneo? Prima di tutto, come puoi intuire, è strettamente necessario intervenire il prima possibile perché nei casi più gravi le conseguenze possono anche essere fatali e dunque portarlo all’ospedale più vicino.

In attesa dei soccorsi, il come intervenire dipende da come sta il bambino. Se riesce a tossire da solo in maniera efficace riuscendo anche a respirare non serve effettuare alcuna manovra quanto piuttosto incoraggiarlo tossire finche le vie respiratorie non sono liberate.

Una manovra, in questi casi, potrebbe peggiorare la situazione, spostando il corpo estraneo e completando l’ostruzione.

Se invece tuo figlio non è più in grado di tossire (oltreché parlare o piangere) per spostare il corpo estraneo, allora è necessario intervenire in modo da simulare la tosse con delle manovre di emergenza e disostruire le vie respiratorie.

Oltre a liberare la bocca dall’eventuale presenza di materiale usando le dita ripiegate ad uncino. A quel punto, diventano necessarie le manovre per disostruire le vie aeree del lattante.

Nel caso di bambini fino a 1 anno di vita, l’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ne raccomanda due:

  • Le pacche nella zona interscapolare, con il bambino in posizione prona sul proprio avambraccio, la testa in leggera estensione e 5 vigorosi colpi sulla schiena, tra le due scapole.
  • Compressioni toraciche. In questo caso serve posizionare il bambino in posizione supina, quindi con la pancia all’insù, per poi eseguire 5 profonde compressioni toraciche, sul terzo medio dello sterno subito al di sotto della linea immaginaria che unisce i due capezzoli. La frequenza è di circa 1 compressione ogni 3 secondi.

Nel caso di bambini più grandi, la manovra più efficace invece è la manovra di Heimlich.

È chiaro comunque che la prima cosa da fare se tuo figlio ingerisse accidentalmente un corpo estraneo è chiamare i soccorsi: saranno gli esperti a intervenire o, nel caso, a dirti come comportarti.

Fonti | Policlinico di Milano; Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma

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