Bracconaggio in Lombardia, uccelli protetti uccisi dai cacciatori: segnalati dal WWF e fermati dai carabinieri

Nei giorni scorsi, più di 10 cacciatori sono stati fermati dai carabinieri forestali tra le province di Brescia, Milano e Pavia poiché accusati di avere abbattuto illegalmente fauna selvatica protetta, in alcuni casi utilizzando richiami acustici vietati. Il WWF torna a chiedere maggiori tutele per gli uccelli vittime ogni anno del bracconaggio.
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Martina Alfieri 22 Ottobre 2021

Con la riapertura della stagione della caccia, si ripresentano purtroppo anche quest’anno il bracconaggio e gli abbattimenti illegali di uccelli protetti. Nell’ambito dell’Operazione Pettirosso, portata avanti per tutelare la fauna selvatica, i carabinieri forestali sono intervenuti in Lombardia a fermare decine di bracconieri che cacciavano uccelli in maniera indiscriminata e impiegando richiami acustici non autorizzati.

Come fa sapere il WWF, grazie alle segnalazioni che arrivano quotidianamente al numero anti-bracconaggio, è stato possibile fermare negli ultimi giorni una ventina di cacciatori, 13 dei quali nella sola provincia di Brescia, mentre gli altri tra le province di Pavia e di Milano. Uno di loro, addirittura, era privo della licenza di caccia ed è stato quindi denunciato per porto abusivo di armi.

Vittime ogni anno della pratica di caccia illegale sono diverse specie protette di uccelli, come i fringuelli e le tordelle, che vengono attirati anche da richiami acustici vietati per poi essere feriti e spesso abbattuti. Purtroppo, nemmeno le sanzioni, previste dalla Legge 157 del 1992 per la protezione della fauna selvatica, sembrano sufficienti a fermare questo fenomeno dannoso per la biodiversità dei nostri boschi.

Mentre le operazioni dei carabinieri forestali, accompagnati dalle guardie volontarie delle associazioni ambientaliste, sono ancora in corso, il WWF torna a chiedere alla politica di prendere una posizione più netta nei confronti delle pratiche di caccia illegale, in espansione soprattutto il Lombardia. Basti pensare che lo scorso anno l’Operazione Pettirosso si era conclusa con oltre 100 denunce, con il sequestro di 400 dispositivi di cattura illegali e di oltre 2000 uccelli, di cui solo 800 esemplari ancora vivi, appartenenti anche a specie protette.