Cani in spiaggia: non si può vietare l’accesso, lo dice il Tar del Lazio

Il Comune di Roma e quelli del Lazio non potranno vietare l’accesso dei cani nelle spiagge libere. Un’ordinanza del TAR regionale fa tirare un respiro di sollievo a tutti i proprietari di cani che vogliono trascorrere le proprie vacanze insieme al loro fedele amico sul litorale laziale.
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Gaia Cortese 19 Giugno 2019

Sarà un’estate a “zampa libera” per i nostri animali da compagnia, in particolare per quelli che trascorreranno le proprie vacanze al mare. Secondo l’ultima ordinanza del TAR del Lazio, infatti, la scelta di vietare l’accesso degli animali sulle spiagge del litorale laziale, destinate alla libera balneazione, è assolutamente irragionevole, pertanto i cani potranno stare in spiaggia e nessun Comune potrà vietarlo.

Il TAR del Lazio si è espresso con la sentenza n.176 dell’11 marzo 2019, secondo la quale deve ritenersi illegittima l’ordinanza del Comune di Latina che ha vietato la presenza dei cani in spiaggia, anche se con museruola e guinzaglio, tutti i giorni della stagione balneare. Secondo la magistratura amministrativa del Lazio, come era già stato affermato tra l’altro dal TAR della Calabria nella sentenza n.225/2014 “l’amministrazione avrebbe dovuto valutare la possibilità di perseguire le finalità pubbliche del decoro, dell’igiene e della sicurezza mediante regole alternative al divieto assoluto di frequentazione delle spiagge, ad esempio valutando se limitare l’accesso in determinati orari, o individuare aree adibite anche all’accesso degli animali, con l’individuazione delle aree interdette al loro accesso”.

Insomma, la tolleranza zero non funziona (per fortuna); oltretutto è controproducente se si vuole in qualche modo evitare che il fenomeno dell’abbandono degli animali da compagnia aumenti. Ogni anno in Italia vengono abbandonati una media di 80mila gatti e 50mila cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti. E le punte massime di animali abbandonati si registrano proprio nel periodo estivo (25-30%), quando la partenza per le vacanze diventa un problema su come “sistemare” il cane o il gatto di casa.

Fonte | LAV