Macello di animali allevamenti intensivi

Chiude il macello della Gorgona: animali affidati alla Lav e curati dai detenuti del carcere

È stato firmato il Protocollo d’Intesa per la chiusura del macello dell’isola di Gorgona. Un accordo che ha permesso di salvare quasi 600 animali. Di questi alcuni saranno affidati alla Lav, mentre quelli che rimarranno alla Gorgona saranno curati dai detenuto della Casa Circondariale.
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Gaia Cortese 23 Gennaio 2020

Nessun animale sarà più macellato sull’isola di Gorgona. Nella giornata di ieri, a Livorno, è stato firmato il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Livorno, la Casa Circondariale e la LAV per la chiusura del macello della Gorgona. Così, ben 588 animali tra vitelli, maiali, capre, conigli, pecore, galline e cavalli saranno salvati dalla macellazione, pratica che era ripresa quattro anni fa dopo un esperimento di fattoria didattica guidata dal veterinario Marco Verdone, in cui i detenuti della casa circondariale si prendevano cura degli animali. Contro la riapertura del macello nel 2015 si erano schierate figure di spicco come Susanna Tamaro, Erri De Luca e Stefano Rodotà, scrivendo anche al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per salvare gli animali di Gorgona.

Oggi la firma del Protocollo di Intesa lascia un segno importante per la salvaguardia degli animali e conferisce a Gorgona, il titolo di isola dei diritti e modello di convivenza tra uomini e animali. L’accordo, infatti, prevede che il mattatoio venga smantellato e si trasformi in uno spazio attività. Circa 450 animali da allevamento lasceranno l’isola e saranno presi in affidamento da LAV, presso il Centro di recupero per animali salvati di Semproniano, in provincia di Grosseto.

Gli animali che resteranno alla Gorgona invece saranno curati dai detenuti con un programma di relazione della cattedra di Diritto Penitenziario dell’Università Bicocca di Milano, e impiegati anche nel turismo ecocompatibile sull’isola.

“Finalmente si riesce a concretizzare un sogno che era stato improvvidamente interrotto nel 2015, un’esperienza relazionale di convivenza solidale, un vero e proprio laboratorio di buone pratiche di relazione non violente umano-animale che rappresenteranno anche un’occasione di riscatto e formazione lavorativa per i detenuti, in una delle più belle isole del mar Tirreno – ha detto Gianluca Felicetti, Presidente LAV –. Gli animali a Gorgona non saranno più considerati macchine, ma amici, mediatori e cooperatori della rieducazione, esseri viventi che da oggi hanno nuovamente un futuro”.

“Ho fortemente voluto questo accordo e mi sono impegnato in prima persona per portarlo a termine, anche recandomi sull’isola lo scorso giugno – ha dichiarato Vittorio Ferraresi, sottosegretario alla Giustizia  -. Non abbiamo solo salvato la vita degli animali, ma abbiamo anche reso un servizio ai detenuti che, d’ora in poi, potranno occupare il proprio tempo in modo non violento e utile anche per il periodo successivo alla detenzione: attività con animali, agricole e programmi di turismo eco compatibile, che saranno portate avanti sull’isola”.

Fonte | LAV