Climate Strike a Milano: la lotta ambientale di due giovani attivisti

Due ragazzi di 28 anni, due voci giovani e consapevoli ci raccontano perché ogni venerdì si trovano in Piazza della Scala, a Milano, a manifestare per il clima e perché ciascuno di noi dovrebbe cambiare una piccola parte delle proprie abitudini in favore di un cambiamento che possa portare a risultati concreti.
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Sara Del Dot 17 Maggio 2019

Lucia ha 28 anni, è di Milano e nella vita fa l’educatrice per i bambini da 0 a 3 anni. In loro, riconosce l’innata sensibilità dell’uomo nei confronti della natura, una sensibilità che ormai la maggior parte di noi ha perso. Lucia ai temi ambientali è stata molto attenta sin da quando era molto piccola e crescendo ha iniziato a compiere scelte sempre più consapevoli a difesa del Pianeta, come mangiare meno carne o eliminare la plastica dalla propria vita. Oggi non esce mai senza il suo kit di posate in bambù e la sua borraccia, oggetti molto semplici che le consentono di non acquistare mai plastica monouso. In più, produce in casa il dentifricio e quando è fuori con gli amici rifiuta sempre la cannuccia nel drink. Ogni venerdì, Lucia scende in piazza a fianco degli attivisti del Fridays for Future per gridare il bisogno della Terra di essere maggiormente considerata prima che sia troppo tardi.

Andrea ha 28 anni, viene da Reggio Emilia e ormai da tre anni non utilizza più l’automobile a favore di mezzi di trasporto più sostenibili. Da tempo, infatti, ogni suo comportamento è accompagnato da una domanda: qual è il costo per l’ambiente che mi circonda? A partire dall’inizio di febbraio, Andrea ha scelto di unirsi agli altri attivisti del Fridays for Future per impegnarsi totalmente nella lotta a favore del clima. A fianco dei suoi compagni, vuole alzare la voce per farsi sentire, per indurre chi ha il potere a imporre dei cambiamenti di cui potranno un giorno godere tutti, in particolare le generazioni future.

Lucia e Andrea sognano un mondo migliore e più rispettoso, in cui vivere in armonia con la natura e con l’ambiente che li circonda. Per questo ogni venerdì partecipano al Climate Strike di Milano in Piazza della Scala, a Milano. Entrambi vorrebbero che le loro grida venissero ascoltate, sia da parte delle istituzioni che dai cittadini come loro, in modo tale da compiere scelte più consapevoli e meno impattanti sul Pianeta in cui vivono.