Come conservare correttamente il miele

Durante gli scavi in Egitto della tomba di Yuaa e Thuaa, fu ritrovato un barattolo di miele, ben sigillato, ancora liquido e profumato, dopo 3.300 anni. Il miele infatti è uno di quegli alimenti che può essere conservato fuori dal frigorifero grazie all’alto tasso di zuccheri naturali presenti e riesce automaticamente a sfavorire il processo di deterioramento.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Francesco Li Volti 28 Novembre 2020

Il miele è un cibo molto antico. Pensa che lo utilizzavano già nella preistoria i nostri antenati, che lo raccoglievano dagli alveari di insetti selvatici. Forse è stato il dessert per eccellenza per millenni.

Questo alimento è prodotto dalle api, in seguito alla rielaborazione delle sostanze zuccherine di cui si nutrono: prevalentemente nettare di fiori, ma anche melata, una secrezione dolciastra prodotta da piccoli insetti, come gli afidi.

Ormai da diversi anni, in tutto il mondo si registra un importante declino delle api: si verificano morie e la produttività, purtroppo, è diminuita. Il problema è strettamente legato a fattori quali l’uso generalizzato di alcuni pesticidi e i cambiamenti climatici. Tutto ciò è molto grave perché, oltre a produrre il miele, questi insetti sono impollinatori e rivestono un ruolo fondamentale in agricoltura.

Ma il miele è presente praticamente in tutte le case. Anche tu ti sarai fatto una qualche scorpacciata di miele, una di quelle memorabili. Quando hai finito, ricordi per caso dove, come e per quanto tempo l'hai conservato? No? Bene, questa potrebbe essere un'ottima guida per rispondere a tutte queste domande.

Per quanto tempo conservare il miele

Il miele, come tanti altri prodotti naturali, va conservato in barattoli di vetro ben sigillati. Questo perché il vetro è il materiale che più di ogni altro preserva perfettamente gli alimenti.

Ma una volta aperto, cosa fare? In molti, erroneamente, sono soliti riporre il miele nel frigorifero, credendo che così si conserverà meglio. No, il miele non va conservato in frigorifero, ne tanto meno esposto a fonti di calore. Questo perché il miele cambia la sua struttura molecolare: in frigo tenderà a cristallizzarsi più velocemente, diventando duro, invece vicino a fonti di calore, come il sole o i fornelli della cucina, tenderà a sciogliersi, risultando pesante.

Il miele dunque va conservato in un luogo fresco e asciutto, come una dispensa, al riparo da fonti di luce diretta, da correnti fredde o fonti di calore. Così potrai assicurarti che il tuo prezioso miele sia commestibile praticamente per sempre.

Se aperto

Una volta aperto, il miele non ha una scadenza precisa. Se mantenuto in un'atmosfera protetta, avrai mediamente tre anni di tempo per consumarlo.

Trascorso questo periodo il miele non sarà avariato, potrà ancora essere utilizzato, ma probabilmente avrà perso alcune delle sue proprietà organolettiche e gustative. Ma comunque basati sempre sul foglietto informativo che trovi sul barattolo.

Se chiuso

Grazie a una chiusura ben salda ed ermetica, il miele può essere considerato come un alimento eterno. Riponilo in un luogo fresco e asciutto, e possibilmente al buio, a una temperatura non inferiore ai 20°. Così il tuo "oro liquido" risulterà freschissimo in ogni momento della tua vita.

Pensa che una conferma pratica è arrivata nientemeno che dagli archeologi. Un gruppo di studiosi ha rinvenuto, infatti, in alcune tombe egizie una serie di vasetti di miele che erano rimasti intatti nel tempo. Nè il gusto, né il profumo, né la consistenza avevano subito alcuna alterazione. La sepoltura aveva garantito al nettare le condizioni ideali per preservarne le caratteristiche.

Se esposto all’aria, il miele inizia a fermentare e avrà un retrogusto sgradevole

Dove conservarlo

Il miele quindi è un alimento che non scade mai. Una volta aperto però, è capace di durare per un lungo periodo, purché si abbia l’accortezza di conservarlo in maniera corretta.

Mai lasciare il miele ad arieggiare senza una copertura o un tappo. Se esposto all’aria infatti, il miele inizia a fermentare, e avrà un retrogusto decisamente sgradevole. Quindi cerca di richiuderlo (ermeticamente sarebbe perfetto) e ti assicurerai altre scorpacciate.

Con il passare del tempo, una volta che il barattolo è stato stappato, sicuramente il miele tenderà a cristallizzarsi, ma questo non ci deve assolutamente spaventare ne tanto meno metterci in guardia. Infatti risulterà lo stesso commestibile.

A differenza di quello che immagini, quando lo apri il miele non deve necessariamente essere riposto nel frigorifero. Infatti, essendo per sua natura ricco di zuccheri semplici, riesce automaticamente a sfavorire il processo di deterioramento.

Ma comunque se hai la testa dura e vuoi lasciarlo nel frigorifero, ti consigliamo di scaldarlo per alcuni secondi, così da annullare il processo di cristallizzazione che inevitabilmente si sarà formato a causa dello scorrere del tempo.

Il miele cristallizzato

Il miele diventa tipo una marmellata, si solidifica, si cristallizza a causa del freddo? Niente paura, potrai lo stesso mangiarlo, senza problemi. Le proprietà infatti non subiscono alcuna modifica in base alla consistenza.

Ma se sei un fan del miele "mieloso", esistono due metodi per riportarlo al suo stato naturale senza alterarne le proprietà. Il primo è quello di riscaldare il miele a bagnomaria a una temperatura di non più di 40 gradi centigradi, mescolando fino a che i cristalli non risulteranno sciolti. Il secondo invece è quello di inserire il barattolo di miele nel microonde (stappato, mi raccomando) per 5 secondi, quindi mescolare. Se non bastasse, ripeti l’operazione.

Come conservarlo in favo

Sei un appassionato di miele, quello autentico, uno di quelli che compra direttamente il favo, perché vuole gustarsi il sapore del miele fresco. Ottima scelta. Ma, una volta che l'hai comprato, dove lo metti?

Non lasciare il favo vicino a alimenti con odori forti. Potrebbero contaminare il sapore del tuo miele

Per prima cosa, per mantenerne la freschezza e le sue proprietà, il favo, se non lo consumi tutto il giorno stesso, sarà meglio che lo conservi nel frigorifero, a una temperatura tra i 3 e i 10 gradi. Però, c'è sempre un però.

Dovrai stare attento a non lasciarlo vicino a verdure, frutta e altri alimenti e sostanze che hanno odori molto forti. I favi infatti tendono ad assorbirli e il sapore quindi sarà alterato. Un buon metodo potrebbe essere tagliare i favi in ​​pezzi e sistemarli in singoli contenitori puliti, che poi dovrai chiudere attentamente.

Quando va a male

Ok, hip hip urrà, il miele non scade. Ma adesso che hai scoperto di avere l'alimento dei tuoi sogni, ci sono un paio di cose da sapere.

Come ad esempio il fatto che, pur non scadendo, può invecchiare. Questo può accadere a causa delle temperature elevate o per l’esposizione alla luce diretta, ma quando succede, il miele non diventa né nocivo, né tossico: perde solo le sue caratteristiche organolettiche.

E la data che trovi sui barattoli? Cos'è, tutta una farsa? Assolutamente no. La data si riferisce al temine minimo di conservazione. È praticamente la data entro cui è garantito che il miele conserverà le sue proprietà. In genere si aggira intorno a un anno e mezzo o due anni.

C’è infine un unico caso in cui il miele è da considerare "andato a male": quando fermenta. Questo può succedere se la percentuale d’acqua che contiene aumenta, così svilupperà dei lieviti.

La fermentazione deriva solitamente da un errore di produzione, che può succedere se nell’ambiente in cui viene confezionato, o nelle nostre cucine, l’umidità supera il 60%. 

Contenuto validato dal Comitato Scientifico di Ohga
Il Comitato Scientifico di Ohga è composto da medici, specialisti ed esperti con funzione di validazione dei contenuti del giornale che trattano argomenti medico-scientifici. Si occupa di assicurare la qualità, l’accuratezza, l’affidabilità e l’aggiornamento di tali contenuti attraverso le proprie valutazioni e apposite verifiche.