Il brodo vegetale, oltre a essere un’eccellente base per molte preparazioni, è anche un modo per contrastare gli sprechi in cucina, perché si può fare con gli “scarti” o i “resti” di molte verdure. Per quanto possa sembrare veloce, in realtà per fare il brodo ci vuole tempo e anche materia prima, quindi il consiglio è produrne diversi litri e poi conservalo, in modo tale da averlo sempre a disposizione.
Una volta preparato il brodo, prima di conservarlo, va fatto filtrare e raffreddare:
Il brodo vegetale fatto in casa si conserva in un contenitore ermetico nel frigorifero per un massimo di 5 giorni, oppure Congelalo per diversi mesi. In questo caso, va trasferito in appositi barattoli con coperchi a tenuta stagna (vanno bene anche le borse di plastica con cerniera emetica). È importante non riempiere completamente il vaso: lascia circa 3 cm di vuoto, perché il brodo è fatto principalmente da acqua e congelandosi può espandersi e rompere la confezione. Applica un adesivo su ogni barattolo con la data di preparazione e gli ingredienti usati.
Se i barattoli sono troppo impegnativi, poi fare delle monodosi usando le vaschette del ghiaccio. Una volta che i cubetti si sono solidificati, trasferiscili in un sacchetto con chiusura ermetica. Questa soluzione ti permette di utilizzare delle dosi più piccole di brodo senza scongelarne inutilmente grandi quantità.
Il brodo vegetale congelato rimane buono per 3-4 mesi. Tuttavia, per la migliore qualità, andrebbe utilizzato entro i primi 2 mesi. Ricordati, inoltre, di scongelarlo in frigorifero la notte prima. In realtà, puoi anche utilizzare il brodo congelato direttamente nelle zuppe o negli stufati aggiungendolo alla pentola durante la cottura, lasciandolo scongelare e fondersi perfettamente con gli altri ingredienti.