Come funziona la vasocottura e quali alimenti sono più adatti

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Cuocere i cibi all’interno di un vaso di vetro è un ottimo modo per non disperdere nutrimenti, evitare un eccesso di condimenti e ottimizzare i tempi di cottura. Come funziona e possiamo cucinare qualsiasi cosa? Ovviamente non tutto, ma quasi.
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Valentina Rorato 24 Marzo 2023

La vasocottura è un metodo di cottura degli alimenti, abbastanza antico e che si ispira alla preparazione delle conserve. Come si comprende già dal nome, non richiede strumenti costosi o di difficile utilizzo. Ci vuole solo un vaso, ovvero un barattolo di vetro, materiale che reagisce benissimo alle altre temperature. Ma in che cosa consiste?

Che cos’è

La vasocottura, come dice chiaramente il termine, è la cottura in vaso, ovvero all’interno di barattoli di vetro che devono essere chiusi ermeticamente. È molto facile e non pretende particolari abilità in cucina. Inoltre, seppur si possa definire una tecnica tradizionale, molto usata in Italia e in Francia, è tornata di moda tra i salutisti e tra chi vuole puntare sul risparmio energetico.

Possiamo quindi dire addio al vapore, al fritto, al forno? Ovviamente no, perché non tutto si può cuocere così. Per esempio, la maggior parte delle ricette di carne non è adatta per la cottura in barattolo, così come vanno evitati i funghi, che possono sprigionare tossine, e le uova che possono avere dei problemi nella pastorizzazione. È ottima invece per salse o sughi,“che si possono preparare direttamente in vasi da 2 o 3 porzione. E tra l’altro, se il vaso non viene aperto durano a lungo.  Anche la frutta e la verdura voluminose, delicate o succose (si pensi alle pannocchie, agli asparagi o ai pomodori ) non sono una buona scelta.

Come funziona

Prima di tutto acquista dei barattoli di buona qualità, con una chiusura ermetica resistente e fai attenzione al materiale dei tappi (meglio che non siano in plastica). Esistono poi diverse tecniche. La migliore è il forno a vapore, cucinando a 85 gradi per 8 minuti. Se, però, hai un semplice forno elettrico, puoi creare il vapore mettendo una teglia piena di acqua sul fondo. La temperatura di cottura resta stessa, devi semplicemente allungare i tempi (15 minuti). Si può usare il microonde, impostato a una potenza media di circa 700-800 wat e servono meno di 10 minuti. La tipologia più antica è sicuramente il bagnomaria (avendo cura di mettere uno strofinaccio tra i barattoli), seguita dalla cottura tradizionale in forno a 160 gradi, mentre la più moderna è in lavastoviglie: inserisci i barattoli mentre lavi i piatti.  Quest’ultima variante è ideale anche in termini di risparmio energetico.

Devi quindi:

  • Inserire gli ingredienti nel barattolo (devono avere lo stesso tempo di cottura e possono essere stati precedentemente lavorati)
  • chiudere il barattolo
  • cuocere (usando una delle tecniche sopra elencate)
  • conservare o aprire e mangiare

Quanto durano in prodotti in vasocottura

Le ricette preparate in vasocottura, se il vaso non viene aperto, si conservano sottovuoto per settimane o mesi. Per esempio, i prodotti lievitati che durano mediamente 15 giorni possono arrivare a 2 mesi. Il pesce o gli alimenti molto freschi possono tranquillamente stare in frigorifero 3 o 4 giorni.