
Si preannuncia un futuro bollente per la Capitale. E non è solo un modo di dire. Se non si interverrà con politiche ambientali adeguate, infatti, il clima di Roma tra una ventina di anni si alternerà tra ondate di calore sempre più intense e piogge fortissime (quando ci saranno). Ad affermarlo è uno studio portato avanti dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici, studio che è stato presentato proprio a Roma, presso la Sala della Protomoteca – Piazza del Campidoglio in una conferenza dal titolo "Clima: le sfide dellʼadattamento nella città di Roma".
Questo studio si inserisce in un accordo siglato tra la città e il Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici perché siano messe a disposizione della Capitale le migliori competenze scientifiche con lo scopo di studiare gli impatti sempre più evidenti dei cambiamenti climatici e definire azioni e misure specifiche per rafforzare la sicurezza del territorio, degli spazi urbani e delle infrastrutture. Non è certo fantascienza né speculazione, perché, per citare la dottoressa Paola Mercogliano, direttrice della divisione Regional Models and geo-Hydrological Impacts al CMCC, “grazie ai grandi progressi tecnologici, soprattutto con l'uso dei supercomputer e le ricerche in questo campo, è possibile elaborare dei sistemi di adattamento, basati appunto su analisi quantitative e valutazioni precise”.
Nel corso dell'incontro la dottoressa Mercogliano ha presentato i risultati dello studio, che possiamo riassumere in quattro grandi punti:
È bene sottolineare che questo scenario sarà realtà qualora non vengano adottate politiche mirate, che sarebbero invece in grado di cambiare lo scenario. Una buona notizia arriva dall'approvazione del piano di transizione ecologica di Regione Lazio, il primo in Italia. Ma tra il dire e il fare, ci sono di mezzo tanti passaggi. Il problema è proprio qui: si metteranno davvero in pratica queste politiche?