Il lato oscuro dell’estate da climate change: a luglio le ondate di caldo sono costate all’Europa più di 50mila morti

Secondo Eurostat, la mortalità nello scorso mese di luglio ha fatto registrare un aumento della mortalità del +16% rispetto allo stesso periodo nel triennio 2016-2019. E gran parte della responsabilità starebbe nelle devastati ondate di calore che hanno investito il Vecchio Continente nei recenti mesi estivi.
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Kevin Ben Alì Zinati 19 Settembre 2022
* ultima modifica il 19/09/2022

Guardando indietro agli scorsi mesi vissuti dall’Europa, c’è un dato su tutti che purtroppo brilla come una gemma al sole: a luglio la mortalità della popolazione del Vecchio Continente è cresciuta del +16%.

Se così il dato ti sembra ancora un po’ fumoso e incontinente, provo a tradurtelo da percentuale a numero: rispetto al triennio 2016-2019 ci sono stati 53mila decessi in più della media.

Ancora più preoccupante è la conclusione cui è giunta Eurostat, l’ente europeo che ha fornito il dato, secondo cui gran parte di questi morti sarebbe dovuta alle pesantissime ondate di calore registrate negli scorsi mesi estivi.

È chiaro che non è così facile distinguere le responsabilità, soprattutto perché nel 2022 migliaia di persone hanno comunque perso la vita a causa di Sars-CoV-2 nonostante vaccini e restrizioni nel 2022. Per l’Ufficio statistico dell'Unione europea, tuttavia, il colpevole sarebbe proprio lui, il Cambiamento Climatico.

L’impatto delle alte temperature è stato devastante. Pensa che il tasso di mortalità in eccesso nel luglio 2020 si era fermato al +3% e al +6% l’anno successivo.

Si tratta effettivamente di un “valore insolitamente alto per questo mese” scrive Eurostat nel suo rapporto, specificando però che sulla base delle informazioni disponibili "parte dell'aumento della mortalità nel luglio 2022 rispetto allo stesso mese degli ultimi due anni potrebbe essere dovuto alle ondate di caldo che hanno colpito parti d'Europa durante il periodo di riferimento”.

Analizzando più vicino i dati puoi vedere che nel luglio del 2022 l’elevata mortalità ha continuato a variare all'interno dell’UE seguendo in maniera quasi diretta l’andamento dei picchi di caldo.

La Lettonia, per esempio, si è salvata grazie a temperature un po’ più miti e quindi pochi decessi. La Spagna invece ha fatto registrare il ricordo opposto, con un tasso di mortalità in eccesso del 36,9%: è il Paese con il tasso più alto in Europa e anche tra i maggiormente colpiti dalle temperature roventi.

Anche altri paesi hanno fatto registrare tassi elevati in concomitanza di ondate di calore drammatiche. Sto parlando di Cipro (32,9%), Grecia (31,2%), Portogallo (28,8%), Malta (26,4%), Austria (17,5%), Slovenia (16,5%), Irlanda (16,3%) e Germania (15,2%).

E l’Italia? Come ben sai, anche qui il caldo estremo ha avuto impatti devastanti, causando danni come siccità e fiumi in secca, blackout ma anche centinaia di decessi.

Secondo Eurostat, nello scorso mese di luglio la mortalità legata al caldo eccessivo, nel nostro Paese, sarebbe aumentata del 25%.

Tanto. Tantissimo. Troppo. Ennesimo segnale che serve una svolta, e alla svelta.

Fonte | Eurostat

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