Come si forma la neve? Un viaggio alla scoperta dei cristalli di ghiaccio

La neve è una precipitazione atmosferica di tipo solido che dipende dalla combinazione di diverse condizioni meteo come l’umidità e la temperatura dell’aria e del suolo. Ecco come nasce un cristallo di neve, come si trasforma e come si manifesta una volta che si deposita sul suolo.
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Gaia Cortese 20 Gennaio 2019

Tra alberi spogli e cielo grigio, la neve è l’evento atmosferico più atteso per interrompere la lunga monotonia dell’inverno. Per molti rappresenta un problema, che si traduce in strade impraticabili, traffico in tilt, automobili bloccate, ma la magia che riesce a compiere, trasformando paesi e città in paesaggi da fiaba, può far passare in secondo piano le complicazioni che porta con sé.

A forma di prisma o di esagono

La neve non è altro che una precipitazione atmosferica solida determinata da precise condizioni meteo. I cristalli di neve nascono da nubi stratificate a temperature inferiori a -12°C: in principio sono piccolissimi cristalli di forma esagonale, difficilmente visibili a occhio nudo. Da questi minuscoli cristalli si formano strutture più complesse in seguito alla condensa delle gocce d’acqua delle nubi e della variazione della temperatura. La crescita dei cristalli, infatti, dipende dalla temperatura e dal grado di saturazione delle nubi: si ottengono cristalli dalle forme a sei punte in condizioni di temperature più elevate, e cristalli dalla forma a prisma, in condizioni di temperature più basse. La neve non è altro che acqua ghiacciata e i cristalli di ghiaccio sono aggregati tra loro in forma del tutto casuale.

Quando i cristalli di neve scendono attraversano più strati di aria, con temperature che, avvicinandosi al suolo, tendono a crescere, subiscono delle mutazioni. Quando raggiungono il suolo raramente sono ancora cristalli di neve singoli perché scendendo diventano più umidi, collidono e ricongelano insieme, formando cristalli composti. Questo succede quando la temperatura è intorno allo zero. Tra 0°C e 2°C i fiocchi possono assumere grandi dimensioni, ma è sufficiente un ulteriore piccolo aumento di temperatura per trasformare la neve in pioggia, fenomeno che generalmente si verifica se in prossimità del suolo la temperatura è superiore a 3-4°C.

Tutti i tipi di neve

Esistono diversi tipi di neve di cui sicuramente avrai sentito parlare, come l’acquaneve o il nevischio. Vediamo insieme quali sono.

  • L'acquaneve è la classica neve mista a pioggia. Solitamente non è di colore bianco, ma trasparente, anche se può contenere una certa quantità di neve al suo interno. L'acquaneve cade di solito quando la temperatura è intorno ai 2-3°C.
  • La neve tonda si forma quando i fiocchi si sciolgono parzialmente e poi, incontrando un nuovo strato freddo di atmosfera, si ricongelano in cristalli di ghiaccio e cadono in forma di palline bianche che rimbalzano.
    La temperatura è di solito intorno a 0°C ma, data la velocità sostenuta con cui cadono, può essere sopra lo zero, a livello del suolo. Spesso sia l'acquaneve che la neve tonda vengono chiamate nevischio, termine più adatto per descrivere la precipitazione solida corrispondente alla pioviggine, ossia neve molto fine, ma non a granelli né mista a pioggia.
  • La gragnola si manifesta con pallini che hanno un nucleo opaco di cristalli di neve, circondato da uno strato trasparente di ghiaccio. Cade di solito in occasione di temporali e pioggia e i suoi pallini, che raggiungono i 5 mm, quando cadono rimbalzano al suolo. Se aumentano dimensioni e densità, si parla di grandine. La gragnola si verifica soprattutto in inverno o a inizio primavera con temperature poco superiori a 0°C.
  • Un'altra forma di precipitazione solida sono i grani di ghiaccio: si verifica quando le gocce di pioggia o di acquaneve, passando in uno strato di atmosfera più fredda, congelano. I grani di ghiaccio sono completamente trasparenti e privi di un nucleo. Cadono di solito quando le temperature al suolo sono inferiori allo zero e le loro dimensioni non sono maggiori di 6 mm.
  • La pioggia congelantesi è un tipo di precipitazione ancora liquida mentre si trova nell'aria e congela all'istante quando tocca un oggetto. Si forma quando i fiocchi di neve, incontrando degli strati di aria sopra i 0°C, fondono e danno origine a pioggia, per poi ricongelare nuovamente quando incontrano aria fredda vicino al suolo. Lo strato di ghiaccio trasparente (o vetroghiaccio) che si forma, è un pericolo per gli automobilisti.