Come si usano le tazze per misurare gli ingredienti nelle ricette: una guida semplice

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Ma a quanto corrisponde “una tazza” nelle ricette? Seguendo questi consigli, potrai utilizzare al meglio le misurazioni con le tazze e ottenere risultati deliziosi in cucina. Ecco quale scegliere, in modo da rispettare le proporzioni tra gli ingredienti.
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Sara Polotti 6 Aprile 2024

Una tazza di farina. 1/4 di tazza di bicarbonato. Mezza tazza di ceci…

Probabilmente è una domanda che ti è capitato di porti: ma perché nei paesi anglosassoni usano le tazze come unità di misura per descrivere le ricette, dolci o salate che siano?

Al di là della ragione, è importante capire come utilizzare bene questa unità di misura. Non tutte le tazze, infatti, sono considerabili utili ai fini della misurazione dei vari ingredienti. La grandezza, infatti, cambia molto le dosi. Un po' come capita con i cucchiai o i cucchiaini.

Ecco dunque una breve guida su come considerare al meglio le "tazze", "mezze tazze" o "quarti di tazza" che leggi nelle ricette online, in modo che le preparazioni escano effettivamente come devono uscire.

Tazze e mezze tazze: ma perché?

Nei paesi anglosassoni, l'uso delle tazze come unità di misura per le ricette è radicato nella loro tradizione culinaria. Ci sono diversi motivi per cui questa pratica è diffusa, e il primo sta nell'immediatezza e nella praticità. Le tazze rappresentano infatti un modo facile e pratico per misurare gli ingredienti senza la necessità di bilance o misurini più precisi. Questo rende le ricette più accessibili a un pubblico più ampio e non richiede strumenti specifici per la cucina.

Allo stesso tempo, l'uso delle tazze per elencare la quantità degli ingredienti ha radici storiche nelle comunità anglosassoni: la misurazione degli ingredienti era spesso basata su unità di volume come le tazzine e i cucchiai invece che su misure di peso come i grammi, come invece è più diffuso in Italia. Nel corso del tempo, quindi, l'uso delle tazze come unità di misura è diventato una convenzione consolidata nella cucina anglosassone e questo ha portato alla diffusione dell'uso delle tazze anche in altre parti del mondo attraverso libri di cucina, riviste e piattaforme online.

A quanto corrisponde una tazza

In cucina, quindi, quando si fa riferimento a "una tazza" come unità di misura, ci si riferisce comunemente a una tazza di misurazione standard. Questa tazza di misurazione ha una capacità specifica che corrisponde a una quantità stabilita di volume.

La tazza più comunemente utilizzata è quella americana, che ha una capacità di 240 millilitri (circa 8 once fluide). Questa, quindi, è la quantità che più o meno puoi considerare.

Quale tazza scegliere, in definitiva

Utilizzare le tazze presuppone di non essere precisi come con la bilancia: questa è la prima regola da seguire. Detto questo, è sempre meglio non usare tazze troppo grandi o troppo piccole, ma trovarne una che corrisponda suppergiù alla misurazione standard.

La cosa importante è usare sempre la stessa tazza per tutta la ricetta. In questo modo, le proporzioni tra gli ingredienti dovrebbero mantenersi meglio, permettendoti di ottenere risultati accurati e ripetibili.

Dopodiché, quando misuri ingredienti secchi come farina, zucchero o cereali, utilizza il dorso di un coltello o una spatola per livellare la superficie della tazza. In questo modo otterrai una misurazione precisa e eviterai di aggiungere ingredienti in eccesso.

Quando misuri liquidi come acqua, latte o olio, utilizza una tazza di misurazione trasparente per controllare facilmente il livello del liquido e ottenere una misurazione precisa.