Come stanno oggi gli orsi polari dell’Artico? Intervista all’organizzazione no profit Polar Bears International

Oggi è la Giornata mondiale dell’orso polare. Per sapere di più sulle condizioni reali di questa specie a serio rischio di estinzione a causa dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento di mari e oceani, abbiamo intervistato gli esperti dell’associazione no profit canadese Polar Bears International.
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Gaia Cortese 27 Febbraio 2021

Lo chiamano il "principe dei ghiacci", ma malgrado il profilo regale che gli viene attribuito, l'orso polare non se la passa tanto bene. Secondo quanto evidenziato dal WWF, da diverso tempo questo mammifero è fortemente minacciato dal fenomeno del riscaldamento globale, la causa della graduale scomparsa del suo habitat e della difficoltà nel reperire le risorse alimentari.

Altra minaccia per la sopravvivenza dell’orso polare è l’inquinamento dei mari e degli oceani, a cui si aggiunge il pericolo dato dalle attività di estrazione petrolifera che danneggia i territori in cui si muovono prevalentemente gli orsi polari.

Oggi, nella Giornata mondiale dell'orso polare, abbiamo voluto porre alcune domande agli esperti dell'associazione no profit Polar Bears International, fondata nel 2002 da alcuni scienziati ambientalisti in Canada.

Qual è l'attuale condizione degli orsi polari nell'Artico?

Gli scienziati stimano che la popolazione mondiale degli orsi polari si aggiri intorno ai 20, 25mila esemplari. Gli orsi polari dipendono dalla banchisa come piattaforma di caccia per cacciare le foche, loro principali prede, ed è proprio questa massa di ghiaccio galleggiante che si sta sciogliendo a causa dell'aumento delle temperature nell'Artico. A causa di questa perdita di habitat, uno studio recente mostra come, continuando in questa direzione, senza contrastare efficacemente il fenomeno del riscaldamento del pianeta, la maggior parte degli orsi polari del mondo potrebbe scomparire entro la fine di questo secolo.

La maggior parte degli orsi polari del mondo potrebbe scomparire entro la fine di questo secolo.

È importante tuttavia sottolineare che in verità c'è ancora speranza se si interviene rapidamente prendendo le distanze dai combustibili fossili per avvicinarsi alle fonti energetiche pulite. Intorno al Artico vivono 19 popolazioni di orsi polari: di queste sappiamo che, a breve termine (circa una generazione), quattro saranno in calo, cinque stabili e due in aumento. Mancano invece dati sufficienti sullo stato delle otto popolazioni rimanenti.

Quanto è diffuso il fenomeno per cui sempre più orsi polari sono costretti a cercare cibo nei centri abitati?

La perdita di banchisa ha portato a un aumento degli avvistamenti di orsi polari nelle comunità costiere settentrionali intorno all'Artico. Sebbene gli orsi polari a volte sconfinino negli insediamenti umani per curiosità, il principale motivo per cui lo fanno è la fame. Senza una sana banchisa polare ghiacciata dove poter cacciare le foche, gli orsi polari inizieranno a cercare cibo in altri luoghi, spesso mettendo a rischio le loro stesse vite.

Secondo gli esperti le possibilità di incontro tra esseri umani e orsi polari sono destinate ad aumentare quanto più gli orsi saranno costretti a trascorrere periodi di tempo lunghi a terra e quanto più aumenteranno le attività umane nel loro habitat. Non solo. Anche le lunghe stagioni senza ghiaccio influiranno non poco. Polar Bears International sta lavorando in modo proattivo per ridurre questi conflitti e per prevenire morti o feriti su entrambi i versanti. Queste azioni includono lo sviluppo di un sistema di rilevamento che potrebbe avvisare le comunità se un orso polare è in avvicinamento, lanciando un allarme che consentirebbe loro di scoraggiare l'orso dall'avvicinarsi, senza fargli del male.

Gli orsi polari sono tracciati da diversi anni. Quale ne è l'utilità?

Ogni anno, un piccolo numero di orsi polari viene dotato di dispositivi di localizzazione satellitare. Da sempre gli scienziati hanno utilizzato questi collari satellitari per rintracciare gli orsi. Tuttavia, questi strumenti possono essere utilizzati solo con gli esemplari femmina, poiché i maschi adulti hanno un collo più largo della testa, quindi i collari scivolerebbero via troppo facilmente. Anche i giovani orsi, dal momento che crescono velocemente, non possono essere muniti di questo tipo di collare.

Per studiare anche questi altri importanti gruppi di orsi (vale a dire i maschi adulti e gli esemplari giovani), c'era bisogno di una nuova invenzione. Fortunatamente, i dispositivi GPS sono diventati molto più piccoli da quando furono realizzati i primi collari satellitari, così adesso abbiamo due metodi alternativi per tracciare gli orsi polari: da un lato i localizzatori GPS auricolari dall'altro i “Burr on Fur”, ossia degli adesivi che vengono attaccati alla pelliccia dell'orso. Questi dispositivi sono estremamente più piccoli e possono essere usati con sicurezza su tutti gli orsi polari, non solo sulle femmine adulte.

Cosa pensate della detenzione degli orsi polari nei parchi divertimenti  a temperature e condizioni climatiche  che non hanno nulla a che vedere con quelle dell'Artico?

Il nostro obiettivo, come associazione, è quello di tutelare gli orsi polari e il loro habitat naturale, e sia i parchi zoologici sia gli acquari più moderni possono avere un ruolo fondamentale nella loro conservazione, fungendo da centri di ricerca. Il ruolo di un parco zoologico moderno va ben oltre il semplice scopo di mostrare gli animali ai visitatori e di mantenerli in salute.

Molti parchi zoologici e acquari che ospitano orsi polari hanno fortunatamente capito di avere una capacità unica per contribuire a progetti di ricerca sugli orsi polari rilevanti per la conservazione di questi animali, fornendo informazioni che possono aiutarci a comprendere e proteggere meglio gli orsi in natura. Inoltre, poche persone hanno la possibilità di vedere gli orsi polari in natura, ma milioni di persone li vedono negli zoo. Gli zoo offrono quindi un'opportunità unica per informare il pubblico sulle minacce che gli orsi polari devono affrontare e per ispirare loro  le azioni necessario per salvarli.

Oggi, il numero totale stimato di orsi polari è compreso tra i 22.000 e 31.000 esemplari, divisi in 19 popolazioni.

Attualmente ci sono circa 300 orsi polari in cattività detenuti in strutture in tutto il mondo, in zone climatiche che vanno dalla fascia artica a quella tropicale. Come la maggior parte degli altri mammiferi, gli orsi polari mantengono una temperatura corporea basale di circa 37°C. Le temperature nell'Artico possono raggiungere facilmente -40°C o temperature anche inferiori durante il pieno inverno, ma lo strato grasso degli orsi (spesso fino a 11 cm) e la loro bellissima pelliccia aiutano a mantenerlo isolato anche a queste basse temperature. Tuttavia, anche se non è come ci immagineremmo l'Artico, le temperature estive in alcune zone dove vivono gli orsi polari possono raggiungere anche temperature massime intorno ai 20-30°C per periodi di tempo ovviamente più brevi.

Questo di solito accade nel periodo in cui gli orsi sono costretti a stare a terra, aspettando che il ghiaccio in mare si congeli nuovamente. Un orso polare che ha troppo caldo per stare bene, cercherà di raffreddarsi, ad esempio mangiando la neve, facendo un tuffo nell'acqua fredda o distendendosi a pancia in giù sulla neve (creando quanto più contatto possibile tra il suo corpo e la superficie di raffreddamento).

Negli zoo, questo "sollievo" dato dalla temperatura può essere creato osservando come gli animali trascorrono la giornata e come interagiscono con le diverse aree o caratteristiche dell'habitat creato per loro; per esempio con le zone di terreno più umido, con le zone all'ombra, con le aree attrezzate con piscine o con le macchine per creano cumuli di neve e di ghiaccio. In altre parole, esistono diversi modelli di soluzioni che le istituzioni che desiderano investire nelle risorse per il benessere degli orsi polari, possono adottare.

Come possiamo proteggere il futuro degli orsi?

Gli orsi polari hanno bisogno della banchisa polare ghiacciata come piattaforma per cacciare le foche; senza questa massa di ghiaccio, gli orsi non avranno accesso alle loro prede, fonte di energia per il loro benessere, in grado di mantenerli in salute. Ecco perché dobbiamo proteggere questa massa di ghiaccio galleggiante. Non solo. Oltre ad essere essenziale per la salute e la sicurezza delle persone e degli animali nel Nord, la banchisa polare ha un ruolo fondamentale nel mantenere stabile il clima in tutto il mondo.

Per salvare la banchisa polare, proteggere gli orsi polari e migliorare le condizioni delle persone in tutto il mondo, dobbiamo ridurre attivamente i rischi, e il modo migliore per farlo è ridurre il nostro utilizzo di combustibili fossili. Quando infatti bruciamo combustibili fossili come carbone, petrolio o gas naturale per produrre energia, rilasciamo sempre più anidride carbonica nell'atmosfera. L'atmosfera è come una coperta che circonda la terra e normalmente aiuta mantenere il nostro pianeta a una temperatura stabile e vivibile. Tuttavia, ogni volta che aggiungiamo anidride carbonica nell'atmosfera, è come se stessimo rendendo più densa questa coperta, e di conseguenza più difficile la fuoriuscita del calore.

Questo calore extra viene quindi intrappolato sotto la "coperta", riscaldando il nostro pianeta e "scombinando" il clima. Per gli orsi polari, questo effetto si traduce con la perdita di habitat: più caldo è l'Artico, meno ghiaccio marino si forma. E ancora: niente ghiaccio marino significa niente orsi polari.

La buona notizia è che ognuno di noi può avere un ruolo nella protezione del futuro dell'orso polare, partecipando alle nostre iniziative e lavorando per cambiare il sistema. Ciò significa che dobbiamo, per esempio, votare avendo in mente la situazione climatica, a ogni livello di governo, sostenendo i leader civici che ne comprendono l'importanza di far fronte al cambiamento climatico e che si impegnano a fare dell'energia rinnovabile una scelta facile e conveniente nella comunità, così da arrivare alla neutralità climatica.

Inoltre, semplicemente "parlare" del cambiamento climatico è incredibilmente prezioso! La maggior parte delle persone è preoccupata per il clima quanto te, ma se vogliamo accelerare la transizione dai combustibili fossili all'energia verde, dobbiamo iniziare a includere le soluzioni per il clima e il cambiamento climatico nelle nostre conversazioni quotidiane. Ecco perché la Giornata internazionale dell'orso polare ci dà la possibilità di focalizzare l'attenzione sulla necessità di agire, per gli orsi polari e per tutti noi.