Pista da Bob di Cortina 2026: perché non usiamo quella di Cesana Pariol già esistente? L’intervista al sindaco

Perché il Cio e il Governo hanno deciso di costruire una pista da bob a Cortina per le Olimpiadi, invece di usare quella già esistente a Cesana Pariol? Lo abbiamo chiesto al sindaco del comune torinese Roberto Vaglio.
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Francesco Castagna 7 Marzo 2024
Intervista a Roberto Vaglio Sindaco di Cesana Pariol

Terminato l'abbattimento dei larici per far posto alla nuova pista da Bob a Cortina, per le Olimpiadi invernali del 2026, un impianto con le stesse funzioni rimane senza fondi per la riqualificazione. È la struttura di Cesana Pariol, ovvero quella indicata dal Governo italiano nel momento in cui il Cio dell'evento sportivo aveva suggerito di organizzare le gare o in Svizzera o in Austria. Alla fine si è deciso di riqualificare un'area a Cortina, dove prima c'erano i larici, alberi secolari, e un parco giochi comunale, anche quello in fase di smantellamento.

Gli impianti dismessi e abbandonati sono un problema soprattutto dal punto di vista ambientale. Nello specifico per quella di Cesana Pariol non c'è soltanto una questione legata al consumo di suolo, dal momento che l'impianto è abbandonato da circa 12 anni, ma anche dal punto di vista logistico, di biodiversità e di impatto sulla fauna selvatica.

Il rapporto Nevediversa 2024 di Legambiente lo ha testimoniato anche di recente. I dati sono stati ripresi e spiegati da Vanda Bonardo, responsabile nazionale Alpi Legambiente, che ha detto: "Bisogna andare oltre, lavorare sulla diversificazione dell’attività turistica sostenibile, su nuove forme di adattamento, perchè il Paese paga già lo scotto di un accanimento terapeutico senza tener conto della crisi climatica che avanza e degli oltre 200 impianti dismessi e abbandonati che abbiamo censito nel 2023 sulle montagne italiane".

Per capire i motivi che hanno portato il Cio a non scegliere la pista da Bob di Cesana Pariol, e scoprire cosa sarà di questo impianto, abbiamo contattato il sindaco di Cesana Pariol, Roberto Vaglio.

Sindaco Vaglio, perché la scelta della pista da Bob si è spostata a Cortina, quali sono le criticità dell'impianto a Cesana Pariol?

Era prevista la costruzione di una nuova pista a Cortina, si sono presentati dei problemi, quindi c'è stata una proposta di ristrutturazione della pista a Cesana Pariol. L'impianto qui è assolutamente funzionale, salvo il fatto che, essendo passati 20 anni dalla sua costruzione, il sistema di refrigerazione ad ammoniaca non era più consono alla normativa attuale e quindi bisognava sostituirlo.

…e questo intervento ha fatto sì che il comitato olimpico preferisse organizzare l'evento a Cortina?

No, è stata una scelta politica. Il Comitato olimpico aveva già dato il parere favorevole alla costruzione della nuova pista a Cortina d'Ampezzo. Dato che quella gara era andata male, c'è stata l'ipotesi ventilata da qualcuno di spostare le gare a Saint Moritz, in quel momento la politica ha preso in considerazione il nostro. Si sono fatte tutte le valutazioni del caso e, nel frattempo, si è deciso di ritornare sulla prima opzione.

Di Pcbobsledder - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=4976188
Di Pcbobsledder

Il vostro Comune sta lavorando a un progetto per riqualificare l'area, ci potrebbe dire di più?

Non ne abbiamo idea attualmente, perché noi abbiamo il territorio, ma l'impianto è di proprietà della città metropolitana di Torino. Noi abbiamo fatto una proposta di massima, da verificare con loro, è una questione di interpretazione ideologica: l'attuale delegato della città metropolitana di Torino ritiene che l'intervento ideale sia la demolizione e rinaturalizzazione del territorio.

…voi non siete d'accordo?

Non è propriamente così, è che lì non c'è soltanto la pista, c'è un edificio con un impianto che lavora tutti gli anni perché è l'unico che c'è in Europa e quindi le squadre vengono ad allenarsi qui per la spinta. Poi c'è un locale ristorante, un altro adibito agli spogliatoi. Ci sono quattro edifici a contorno dell'attuale pista, si tirerebbe giù quest'ultima, mentre gli altri edifici per cosa li utilizziamo? La nostra idea era di costruire uno skidome, avevamo fatto due studi di fattibilità, ma siamo in una fase pre-progettuale, in cui bisogna capire dov'è il momento di mediazione tra la rinaturalizzazione e il riutilizzo di un sito che ormai qualche danno l'ha fatto e lo manterrebbe.

Con il referente della città di Torino quante volte dialogate?

L'ultima volta che abbiamo parlato, nella fondazione costruita per i Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026, è stata quando il Viceministro Tajani è venuto a Cesana per promuovere la ristrutturazione, nel mese di febbraio. Ora si è fermato tutto per via delle europee, perciò credo che della riqualificazione se ne riparlerà a partire da settembre 2024.

È preoccupato dell'aumento delle temperature che la Terra sta registrando negli ultimi anni?

Se non fossi preoccupato e non avessi avuto una stagione una stagione pessima, non avrei proposto uno skidome. Il problema vero è che i nostri impianti partono dai 1700 metri in su, quindi dovremmo già essere in una situazione privilegiata. Certamente in anni come questi non è che non nevica, ma quando accade la neve dura veramente poco, perché le precipitazioni riducono fortemente il manto. Il nostro pensiero è di mettere l'impianto al sicuro dalle variazioni climatiche.

Crediti Foto| Di Bumba di Wikipedia

Fonte| Legambiente;