Cosa contengono i gel dopopuntura?

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
I gel dopopuntura sono dei rimedi molto diffusi per contrastare il prurito causato dalle punture di zanzare, ma anche da molti altri insetti. Non sono farmaci da banco, ma rientrano nella categoria dei cosmetici. Possono dare un po’ di sollievo, ma non sono molto efficaci, soprattutto in caso di reazione allergica.
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Valentina Rorato 17 Giugno 2024

Le punture delle zanzare sono un classico tormento estivo e, purtroppo, nonostante siano nella maggior parte dei casi fastidiose e innocue, spesso scatenano reazioni allergiche, a causa delle proteine presenti nella saliva di questi insetti, provocando dei ponfi gonfi, caldi ed estremamente pruriginosi. La buona notizia è che il fastidio dura circa mezz’ora. È sempre meglio non grattarsi (anche se può davvero sembrare impossibile), perché  fa aumentare l’irritazione. Vietato anche fare la classica crocetta, che rischia di lesionare la cute, perché le unghie sono spesso vettore di sporcizia. Il rimedio che abbiamo ormai tutti in borsa o in tasca, sono i gel dopopuntura, ma sono efficaci?

I gel dopopuntura naturali

Moltissimi gel dopopuntura contengono ingredienti naturali e sono indicati non solo per le zanzare, ma anche in caso di punture di vespe, api, meduse, calabroni, tafani, zecche, acari, mosche, tipule, ragni, pulci e altro. Gli ingredienti principe sono oli essenziali e i più ricorrenti sono:

  • Tea tree oil
  • Melaleuca alternifolia
  • Menta piperita
  • Mentha x piperita
  • Citronella di giava
  • Cymbopogon winterianus
  • Lavanda vera
  • Lavandula angustifolia
  • Niaouli
  • Melaleuca viridiflora

Queste sostanze servono sia a lenire il prurito sia a disinfettare. Attenzione però che gli oli essenziali possono essere irritanti e aggressivi sulla pelle. Quindi, naturale non è mai sinonimo di innocuo o adatto a tutti. Si consiglia di evitarli nei bambini di età inferiore ai 3 anni e nelle donne in gravidanza o allattamento. Inoltre, è sempre consigliabile eseguire un patch test, ovvero un piccolo test cutaneo in cui si applica il gel e si attende la comparsa di una potenziale risposta allergica.

Penne con ammoniaca

Un altro dopopuntura famoso è la classica penna a base di ammoniaca, che dà sollievo sia in caso di punture di zanzare, mosche, vespe, tafani, zecche e insetti in genere, ma anche dopo il contatto con piante urticanti, come le ortiche, o le meduse. L’ammoniaca da sola non è emolliente, anzi tende a seccare molto la pelle. Si consiglia di optare, quindi, per una formula che abbia al suo interno anche camomilla, aloe, calendula o malva. Sono prodotti più delicati.

Come si usano i gel dopopuntura

I gel dopopuntura sono venduti in confezioni stick o penne, caratterizzati nella maggior parte dei casi da un applicatore con pallina, il cosiddetto roll-on. Bisogna massaggiare con la pallina imbevuta di gel la zona interessata per qualche secondo e poi attendere che il prurito si attenui. Se necessario, ripetere l’operazione dopo qualche minuto. È fondamentale evitare il contorno degli occhi e la bocca.

I gel dopopuntura sono efficaci?

I gel dopopuntura non sono così efficaci come si possa sperare. Sicuramente danno un po’ di sollievo e possono essere d’aiuto per evitare di grattarsi. È bene, però, ricordare che non sono farmaci, ma rientrano nella categoria dei cosmetici. Da cosa puoi accorgertene? Se sull’etichetta sono presenti gli ingredienti, in linguaggio INCI, come le creme solari e gli shampoo, è un cosmetico. Ciò significa che è composto principalmente da acqua e da solventi  (ad esempio propylene glycol) che formano la base liquida del prodotto. Poi, in piccole quantità, possono esserci tutte le sostanze che abbiamo elencato prima (dagli oli essenziali all'ammoniaca). Verifica, sempre, che non ci sia il BHT, un pericoloso inquinante, molto diffuso.