La situazione sanitaria che stiamo vivendo ha generato un aumento dell’insorgenza di attacchi d’ansia nella popolazione. Rispetto all’attacco di panico, che è caratterizzato da paura e disagio profondi associati a tachicardia, sudorazioni, dolori addominali, senso di soffocamento, paura di impazzire o di morire, brividi, nausea, e formicolii e che raggiunge il suo picco in 10 minuti, l’attacco d’ansia presenta una sintomatologia più lieve e di durata inferiore.
Il primo passo da compiere è quello di imparare a riconoscere la condizione, vediamo come.
Cosa sta succedendo? In primis, dobbiamo cercare di capire e distinguere se ciò che sta accadendo possa rappresentare una condizione medica seria per cui rivolgersi ad un medico, oppure una condizione ansiosa che non mette in pericolo di vita.
Soprattutto se si tratta della prima volta che si presenta l’attacco d’ansia, il soggetto interessato tenderà ad alimentare la sensazione di angoscia su più fronti e apparirà molto agitato e con una frequenza respiratoria aumentata. Considerando il fatto che molti sintomi sono simili a quelli di un attacco di cuore, sarà opportuno osservare il comportamento del malcapitato.
A differenza dell’attacco cardiaco, in cui si ha un forte dolore al centro del torace che si irradia al braccio sinistro e che determina fiato corto e giramenti di testa e che conduce il soggetto ad accasciarsi e portarsi le mani sul torace poiché percepisce un senso di compressione, nell’attacco d’ansia la persona coinvolta appare agitata. Non è ferma, tende a muoversi continuamente perché è come se volesse fuggire da quella situazione, il fiato è accelerato e vi è paura.
Questi consigli non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico che valuta la situazione in quel determinato momento. Quindi, a meno che non si è già consapevoli che possa trattarsi di ansia, perché già successo in passato, bisogna sempre chiamare un medico e ascoltare i suoi consigli. Una volta fatta diagnosi di attacco d’ansia, come si procede?
In generale, sono condizioni delicate che vanno affrontate con calma e conoscenza. Può essere sicuramente d’aiuto condurre uno stile di vita sano, un’alimentazione corretta ed esercizio fisico regolare. Esistono inoltre varie tecniche di meditazione e rilassamento, come lo yoga ad esempio, che possono aiutarci a prevenire situazioni del genere. In caso di dubbi, contattare sempre il medico.