Da pannolini e assorbenti a grucce e tavoli: firmato l’accordo per trasformare la plastica recuperata in nuovi oggetti

Contarina Spa, l’azienda che gestisce i rifiuti di 49 Comuni nel Trevigiano, ha stretto accordi con tre aziende per trasformare in nuovi oggetti i materiali recuperati dal riciclo di pannolini e assorbenti.
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Sara Del Dot 3 Maggio 2021

Un pannolino che si trasforma in gruccia, un assorbente che diventa materia prima per costruire tavoli, pallet, espositori e tanti altri oggetti. Sembra incredibile, eppure la quintessenza dell’economia circolare si trova proprio qui, in Italia, e si occupa dei rifiuti domestici forse più complicati da gestire. Sono i cosiddetti PAP, i prodotti assorbenti per la persona usati, ovvero assorbenti e pannolini. Insomma, quei prodotti a cui non ti sogneresti mai di pensare in una prospettiva di seconda vita.

Nel polo di Contarina Spa a Spresiano, Treviso (Veneto) esiste un impianto fatto apposta per recuperare materia prima da questi rifiuti indifferenziati attraverso una tecnologia chiamata FaterSmart, messa a punto dall’omonima azienda. Ed ora, grazie ad accordi firmati con diverse aziende potrà valorizzare al meglio il materiale plastico recuperato dal riciclo dei PAP.

Quindi, per poter effettivamente realizzare oggetti in seconda vita, Contarina, l’azienda che si occupa della gestione dei rifiuti e di altri servizi ambientali, ha firmato alcuni accordi con Eurodisplay Design in Progress, BBI (B&B Innovation), DEMPLA, tutte aziende che renderanno possibile la trasformazione dei materiali ricavati dal riciclo dei PAP, quindi cellulosa e polimero assorbente, in nuovi oggetti di vario genere.

Nello specifico, Eurodisplay Design in Progress si occupa di realizzare materiali destinati alle esposizioni nei negozi come pallet, avancasse e banchetti; BBI (B&B Innovation) si occupa di produrre packaging, prodotti per la casa, componenti per calzature e materiali termoplastici; DEMPLA, infine, si occupa di stampaggio di articoli in plastica come prodotti per la cucina, per la pulizia.

Le possibilità attraverso il recupero di materiali da questi rifiuti “difficili” sono diverse e tutte molto utili. Infatti, da un’intera tonnellata di PAP si possono ricavare fino a 80kg di plastica, 160kg di cellulosa e 80kg di polimero super assorbente. Da questi materiali, poi, nascono grucce, giocattoli, tavoli, carta, ma anche prodotti tessili e fertilizzanti. Innegabili gli effetti ambientali di un risparmio di questo tipo.