Dai piedi al pavimento: Esosport trasforma suole e copertoni in piste di atletica e parchi giochi

Scarpe che diventano parchi giochi, camere d’aria che si trasformano in piste di atletica. Esosport, fa questo. Raccoglie materiali plastici sportivi e li inserisce in un sistema di economia circolare per realizzare strutture utili alla comunità utilizzando come materia prima vecchie calzature e copertoni bucati.
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Sara Del Dot 4 Gennaio 2019

Avresti mai potuto immaginare che le scarpe brutte, rotte e puzzolenti che ormai hai distrutto a forza di camminare, correre e saltare potessero essere trasformate in una pista di atletica o in un pavimento anti-trauma per un parco giochi all’aperto? Da ormai 10 anni, Esosport si occupa proprio di questo. Recuperare le scarpe esauste con una suola in gomma, siano essere sneakers, scarpe da ginnastica o infradito, ma anche camere d’aria di biciclette e pneumatici, e creare nuovo materiale da dare alle pubbliche amministrazioni per costruirvi, appunto, pavimentazioni di vario genere.

Il progetto Esosport

Esosport nasce nel 2009 da un’idea di Nicolas Meletiou, runner e managing director di Eso, Fulvio Massini, preparatore atletico e Marco Marchei, ex maratoneta. I tre amici decidono di coniugare la loro passione per lo sport al rispetto per l’ambiente e inserire le vecchie scarpe in una filiera di economia circolare. Nasce così il progetto Esosport, che viene arricchito nel 2017, quando alle scarpe si aggiungono anche le camere d’aria delle biciclette in un progetto parallelo, chiamato Esosport bike, mirato ad aiutare negozi e appassionati nello smaltimento corretto delle loro gomme inutilizzabili. A dimostrazione del valore delle attività di Esosport, sono nate due iniziative: Il giardino di Betty, un parco giochi per bambini dedicato alla moglie di Nicolas prematuramente scomparsa, di cui al momento sono state costruite varie versioni in tutta Italia, e La Pista di Pietro, una pista atletica di 60 metri in ricordo di Pietro Mennea.

Fino a oggi, Esosport ha riciclato 255.143 scarpe e 106.443 pneumatici.

Come funziona Esosport

Il riciclo tramite Esosport è molto semplice. È sufficiente cercare sulla mappa presente sul sito il punto di raccolta più vicino (luoghi pubblici convenzionati come scuole), recarvisi, inserire le scarpe in un’apposita borsa chiamata Esosport Bag, chiuderla bene, e inserire tutto in un contenitore di cartone riciclato. A quel punto, la suola viene separata dal resto e trasformata in materia prima seconda. Solo a quel punto, attraverso l’associazione GOGREEN Onlus, il materiale viene consegnato gratuitamente alle amministrazioni pubbliche interessante per la futura costruzione di tanti Giardini e Piste.

Camere d’aria e copertoni, invece, vengono ritirati direttamente in negozio e portati nei centri di stoccaggio. Insomma, un modo semplicissimo di creare qualcosa di bello nel pieno rispetto dell’ambiente, senza buttare via ma costruendo qualcosa con i propri scarti.