Dalla Colombia un segnale di speranza per i delfini di fiume

La Dichiarazione Globale per i delfini di fiume, adottata in Colombia, impone una vera e propria tabella di marcia per il recupero delle popolazioni di questi cetacei che vivono in alcuni dei più grandi fiumi del mondo. Tuttavia, tutte e sei le specie esistenti sono oggi a rischio di estinzione.
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Roberto Russo 28 Novembre 2023

I delfini di fiume sono creature straordinarie, predatori all'apice della piramide alimentare di alcuni dei più grandi sistemi fluviali del mondo. I delfini di fiume sono indicatori della salute dei grandi fiumi del pianeta. Laddove le popolazioni di delfini d'acqua dolce prosperano, è probabile che lo siano anche i sistemi fluviali nel loro complesso, così come le comunità e le innumerevoli altre specie che dipendono da essi.  Tuttavia, tutte e sei le specie esistenti sono oggi a rischio di estinzione.

Dagli anni '80, le popolazioni di delfini di fiume sono crollate del 73% a causa di una serie di minacce, tra cui l'impatto delle reti da pesca (che spesso catturano accidentalmente questi animali), l'enorme impatto delle dighe idroelettriche (che frammentano gli habitat e ostacolano la migrazione), l'inquinamento derivante dall'agricoltura, dall'industria e dalle miniere e la perdita di habitat, dovuta alla deforestazione e all'urbanizzazione.La recente morte di oltre 150 delfini di fiume nel lago Tefé, in Amazzonia, devastato dalla siccità, dimostra che il cambiamento climatico sta diventando una minaccia sempre più grave per la loro sopravvivenza. E ricordiamo anche il triste destino dei delfini di Irrawaddy di cui si contano poche decine di esemplari o il delfino rosa, sempre più raro.

Dopo decenni di declino, la situazione dei delfini di fiume è ormai critica. Una settima specie, il delfino di fiume cinese o baiji, è stata dichiarata estinta nel 2007.

La Dichiarazione Globale per i delfini di fiume

È necessaria un'azione urgente ed è per questo che gli stati dell'Asia e del Sud America si sono riuniti in Colombia per firmare la storica Dichiarazione Globale per i delfini di fiume. La Dichiarazione, adottata lo scorso 22 novembre, impone una vera e propria tabella di marcia per il recupero delle popolazioni di questi cetacei. Tra i suoi obiettivi principali figurano:

  • la riduzione dell'impatto delle reti da pesca;
  • la protezione degli habitat dai danni causati dalle dighe idroelettriche;
  • la riduzione dell'inquinamento;
  • la promozione della ricerca scientifica e della cooperazione internazionale.

La Dichiarazione è un passo importante nella lotta per salvare i delfini di fiume. Tuttavia, la sua attuazione sarà un compito difficile che richiederà l'impegno di tutti gli attori coinvolti, dalle autorità governative alle comunità locali, dalle ONG alle aziende.

La Dichiarazione Globale per i delfini di fiume offre una speranza per il futuro di questi animali straordinari. Ma è solo un primo passo. L'impegno di tutti è necessario per garantire che i delfini di fiume possano continuare a vivere nei nostri fiumi per le generazioni a venire.

I risultati degli sforzi di conservazione

Sebbene il quadro globale sia desolante, gli sforzi di conservazione si sono rivelati efficaci nell'arrestare il declino di alcune specie di delfini di fiume, anche in alcuni dei bacini fluviali più densamente popolati del mondo, come l'Indo e lo Yangtze.

In Cina, il numero delle focene dello Yangtze, l'unica focena d'acqua dolce al mondo, in grave pericolo di estinzione, è aumentato del 23% negli ultimi cinque anni a seguito di rigide misure di protezione e sforzi di conservazione. Nonostante ciò, ci sono ancora solo 1.249 focene dello Yangtze.

Nel frattempo, la popolazione dei delfini del fiume Indo, a rischio di estinzione, è quasi raddoppiata negli ultimi 20 anni grazie all'azione collettiva del governo, delle comunità e delle ONG, in testa il WWF. Ma ne restano solo circa 2.000.

Questi risultati dimostrano che è possibile salvare i delfini di fiume, anche nelle condizioni più difficili. Tuttavia, è necessario un impegno ancora maggiore per invertire la tendenza e riportare queste specie a popolazioni stabili.