Diga distrutta e la triste novità data da Zelensky: “C’è uno sversamento di petrolio”

In Ucraina non si parla d’altro se non del disastro ambientale scaturito dopo la distruzione della diga di Nova Kakhovka. Decine le città che hanno subito molti danni, oltre 6mila le persone evacuate e tanti animali morti purtroppo. Il Presidente Zelensky però svela anche che in seguito alla distruzione della diga ci sia stato anche uno sversamento di petrolio.
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Mattia Giangaspero 9 Giugno 2023

Il caso della diga distrutta in Ucraina si allarga. Per Zelensky c'è stato anche un grande sversamento di petrolio

Un danno ambientale così non accadeva da tempo in Ucraina. Da troppo tempo. La diga distrutta qualche giorno fa a Nova Kakhovka, continua a creare ingenti danni alle città e soprattutto ai cittadini che provocano ad evacuare. In attesa di campire ancora le dinamiche che hanno portato alla distruzione della diga, Mosca e Kiev continuano ad accusarsi a vicenda, lo scenario è diventato quasi apocalittico e lo testimoniano le foto che il Presidente Ucraino Zelensky ha pubblicato sui social.

Più di dieci le città sommerse e sono stati evacuati 6000 cittadini lungo le sponde del fiume Dnipro. Le vittime accertate restano tre, mentre sono oltre 100 i cittadini rimasti senza acqua potabile.

Un altro grande problema correlato alla distruzione della diga riguarda gli animali. Campi, fattorie e città distrutte hanno portato anche alla morte di molti animali purtroppo. I gestori dello zoo di Kazkova Dibrova, ormai completamente allagato, hanno fatto sapere che tutti e 300 animali rinchiusi nella struttura sono morti.

Ma a preoccupare ora è anche l’impatto sugli ecosistemi, le cui gravi conseguenze potrebbero durare a lungo. Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha dichiarato che si tratta di “una delle catastrofi ambientali più significative in Europa negli ultimi decenni”.

Le autorità ucraina stanno esortando i cittadini a fare attenzione a tutto ciò che entrato in contatto con l’acqua che potrebbe essere contaminata da sostanze chimiche e tossiche. Ad inquietare è anche una chiazza di circa 150 tonnellate olio per motori (contenente petrolio), fuoriuscite a seguito del crollo della centrale idroelettrica di Kokhovka, che adesso si stanno dirigendo verso il Mar Nero.

Ucraina, la diga distrutta: cos'è successo

Il disastro è avvenuto nella notte tra il 5 e il 6 giugno; gli argini hanno ceduto e una gran parte della diga è crollata. Questo ha portato ad un'inondazione che ha travolta la città ucraina di Nova Kakhovka che si trova a valle sulle sponde del Dnepr. Di chi è la causa? Un gruppo di servizi dei militari russi ha pubblicato sui canali Telegram il video del momento in cui è implosa la diga, ma il governo di Putin a Mosca sostiene che la struttura sia stata colpita da missili occidentali e dalla stessa artiglieria ucraina. Esiste però un'altra causa che potrebbe aver portato a questo disastro, ovvero il crollo involontario. Un crollo non causato da nessuno direttamente, ma avvenuto per i forti danneggiamenti avvenuti nelle settimane precedente e sempre a causa della guerra. Questa potrebbe essere la causa principale e prende sempre più piede rispetto a una detonazione mirata di qualche ordigno nelle vicinanze della stessa diga.