Dogen City, in Giappone si costruisce la città galleggiante che combatte i cambiamenti climatici

Il futuro per l’ambiente e il genere umano è la città. Una città intelligente e magari concettualmente diversa da come la si conosce oggi. Una città che non fa più parte della terraferma, ma del mare, degli oceani, dell’acqua. Benvenuti nel futuro del Giappone: “Dogen city”
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Mattia Giangaspero 21 Giugno 2023

Non sappiamo più come salvare le nostre città. E sembra che tutte le soluzioni che stiamo apportando per combattere la crisi climatica siano solo dei tamponi per ritardare l'inevitabile. Allora come si potrebbero affrontare le sfide ambientali attuali e future?

La tecnologia può e deve essere al centro di questo cambiamento e con l'innovazione si potrebbe pensare anche a rivoluzionare il modo di vivere delle persone, o meglio il posto in cui vivere.

Come salvare il nostro pianeta? In Giappone si pensa a una soluzione abbastanza creativa. Lasciare la terra ferma e vivere in città galleggianti, in grado di ospitare 40mila persone.

Sarebbe un ricominciare da zero, un provare a non commettere più gli stessi errori, un provare a a ridurre l’impatto ambientale e promuovere un modello di sviluppo che sia in armonia con le risorse naturali e gli ecosistemi terrestri.

Benvenuti a Dogen City allora. Questa iniziativa visionaria, guidata dalla start-up giapponese N-Ark, potrebbe finalmente rappresentare un esempio tangibile di come sia possibile coniugare sviluppo urbano e rispetto per l’ambiente, affrontando al contempo problemi quali la sovrappopolazione, la scarsità di spazio abitativo e la necessità di ridurre le emissioni di gas serra.

Si tratta comunque di un progetto su larga scala che prevede la realizzazione di diverse isole artificiali collegate tra loro, formando un insieme di strutture abitative, commerciali e produttive pensate per garantire un’elevata qualità della vita e un basso impatto ambientale.

Il piano prevede che ogni isola possa ospitare fino a 10.000 abitanti e sarà realizzato utilizzando materiali e tecnologie all’avanguardia in grado di garantire resistenza, leggerezza e flessibilità.

Un progetto così futuristico vedrà ovviamente l'utilizzo di fonti energetiche rinnovabili, come il solare e l’eolico, e l’adozione di sistemi di raccolta e riciclo delle acque piovane.

E poi si entrerà nel futuro della tecnologia per le città con: finestre intelligenti, sistemi di isolamento termico e impianti di ventilazione naturale, che contribuiranno a creare un ambiente confortevole e salubre per gli abitanti.

Anche la mobilità urbana sarà caratterizzata da soluzioni eco-compatibili che prevedono l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici a basse emissioni e l’implementazione di piste ciclabile e pedonali.

Saranno previste ovviamente anche ampie aree verdi, parchi e giardini pensati per favorire il benessere psicofisico dei residenti e garantire la biodiversità. La Dogen City potrebbe diventare una realtà entro il 2040.

Ovviamente non si tratta dell'unico progetto al mondo che vede la realizzazione di queste città galleggianti

Ci sono state anche altre iniziative simili, come la Seasteading Institute negli Stati Uniti e il progetto Floating City in Cina, testimoniano l’interesse crescente verso queste soluzioni innovative e la volontà di sperimentare nuovi modelli di sviluppo urbano ecosostenibile.