
Quando parliamo di carta cucina, ci si potrebbe confondere. Di strumenti di carta, infatti, in cucina ne usiamo diversi. Pensa, per esempio, alla carta forno che utilizzi per coprire le teglie. No, la carta cucina non è quella, ma è il classico rotolo di carta assorbente da strappare all'occorrenza per assorbire liquidi in eccesso, per tamponare l'olio della frittura o per pulire velocemente un ripiano.
La sua caratteristica? Lo smaltimento. Si tratta infatti di carta, ma la dovrai differenziare a seconda dell'utilizzo che ne hai fatto. Se quindi è asciutta, bagnata, unta o impregnata di prodotti detergenti, ecco come comportarti per una differenziata corretta.
Se la carta assorbente che hai utilizzato è essenzialmente asciutta, puoi differenziarla nel bidone della carta, come prevedibile. Si tratta infatti in tutto e per tutto di carta pulita e riciclabile. Evita quindi di gettarla in altri bidoni, soprattutto in quello indifferenziato o secco: la sprecheresti! Tutt'al più, puoi optare per il sacchetto organico.
Se hai usato la carta cucina per assorbire sostanze oleose, unte o liquide, getta la carta assorbente nel bidone dell'umido. Non puoi infatti smaltire i fogli con la carta, perché sono contaminati e intaccherebbero il riciclo della carta integra.
Questo discorso vale però solo per la carta cucina che hai inumidito con acqua o liquidi organici. Se l'hai utilizzata per pulire velocemente il bancone o il tavolo utilizzando dei prodotti detergenti, leggi qui sotto.
Il discorso sulla contaminazione vale anche per i prodotti detergenti, che rendono di fatto la carta assorbente non riciclabile nell'umido o nel bidone della carta. Se l'hai quindi usata per le pulizie o con prodotti chimici, gettala nel secco indifferenziato.