Oggi è l’Overshoot Day per l’Italia: cos’è e cosa indica il giorno del sovrasfruttamento terrestre

Il 15 maggio per il nostro Paese è l’Overshoot Day. L’Italia ha esaurito le risorse che la Terra può offrirgli ogni anno, una data che ci ricorda che il Pianeta non ha risorse illimitate, e che quindi lo stiamo sovrasfruttando.
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Francesco Castagna 15 Maggio 2023

Immagina di essere spettatore di una gara di corsa tra macchine. Seduto sugli spalti, osservi la gara distante, mentre i piloti  fanno di tutto per arrivare per primi.

L'Overshoot Day è proprio questo, ma con un'accezione negativa. Prova a sostituire il circuito con il nostro Pianeta, le macchine con i Paesi di tutto il mondo e te con uno spettatore qualunque, mentre pensi di partecipare alla corsa soltanto da lontano, in realtà la competizione ti riguarda da vicino più di quanto immagini.

Il termine Overshoot Day è il corrispondente inglese del nostro "Giorno del sovrasfruttamento della Terra", chiamato in questo modo perché ogni anno esiste un giorno in cui esauriamo le risorse del Pianeta, consumandone più di quante il mondo possa produrne. “To overshoot significa “oltrepassare” il giorno in cui la Terra è in grado di soddisfare i nostri bisogni.

Questo concetto è stato elaborato per la prima volta dall'analista Andrew Simms del think tank New Economics Foundation nel 2016, insieme al Global Footprint Network.

Cos'è l'Earth Overshoot Day

Come già ti avevo anticipato, in italiano viene chiamato "Giorno del sovrasfruttamento (o superamento) terrestre". Per capire questo concetto dobbiamo prima chiarirne altri due: biocapacità e impronta ecologica. La Terra non ha a disposizione delle risorse naturali infinite, né tantomeno riesce ad assorbire tutti i rifiuti gassosi o solidi generati dall'uomo. Eppure, con una popolazione mondiale sempre più in crescita, la richiesta di tali risorse continua ad aumentare, creando una discrepanza tra la domanda e l'offerta.

La domanda è rappresentata dall'impronta ecologica, ovvero da ogni azione dell’uomo, che poi si traduce in un impatto ambientale. L'offerta invece, in questo specifico caso, sarebbe la biocapacità. Quest'ultimo concetto altro non è che, secondo la definizione offerta dal Global Footprint Network "la capacità degli ecosistemi di rigenerare ciò che le persone richiedono da quelle superfici". Si tratta quindi della quantità di superficie di terra e d'acqua biologicamente produttiva disponibile per fornire i servizi ecosistemici consumati dagli esseri umani.

Da diversi anni l'equilibrio tra biocapacità e impronta ecologica non è più lo stesso. Per questo motivo, l'Overshoot Day della Terra è il campanello d'allarme della biocapacità della Terra e di ogni nazione.

L'elaborazione della data dell'Overshoot Day si basa sul calcolo dell'impronta di carbonio: il numero si ottiene mettendo in relazione il totale delle emissioni di gas a effetto serra prodotte ogni volta che si fa uso di un prodotto o di un servizio con la quantità di risorse disponibili in quell'anno.

La formula per calcolare l'Overshoot Day prevede un rapporto tra la biocapacità e l'impronta ecologica di un Paese e il numero ottenuto va poi moltiplicato per il numero dei giorni dell'anno.

Devi sapere che la nostra Terra ha bisogno di un anno e sei mesi per fornirci nuovamente le risorse che utilizziamo, attualmente è come se avessimo bisogno di un Pianeta e mezzo secondo la nostra domanda. Per esempio, L'EarthOverShootDay.org avverte che "Se tutti vivessero come le persone nei Paesi Bassi, avremmo bisogno di 3,6 Terre. Ci vorrebbero 7,3 Paesi Bassi per rigenerare tutto ciò che i residenti del Paese richiedono dalla natura".

L'evoluzione dell'overshoot day nel tempo

Dagli anni ’70 a oggi, la data dell'overshoot day sul calendario si è sempre più allontanata dalla chiusura dell’anno. Fatta eccezione per il 2020, anno in cui siamo rimasti a casa a causa della pandemia, questo trend è peggiorato progressivamente con il passare del tempo: il 29 dicembre nel 1970, il 10 ottobre nel 1990 il 6 agosto nel 2010.

La data di superamento dei singoli Stati indica quando cadrebbe l'Overshoot Day della Terra se tutta l'umanità consumasse come la popolazione di una singola Nazione

La National Footprint Accounts ha dato un contributo importante nel tracciamento di questa data. Nel 2017 ha presentato una tabella che dai primi anni '70 mostra la cadenza degli Overshoot Day della Terra, osservandola potrai notare che non stiamo facendo per niente bene.

Infatti, se nel 1972 esaurivamo le nostre risorse il 10 dicembre, 40 anni dopo il limite si è spostato indietro fino al 29 luglio nel 2021. Il 2018 è l'anno rosso, ovvero il colore usato nel calendario per indicare l'anno in cui l'umanità ha consumato più rapidamente le risorse messe a disposizione dalla biocapacità terrestre (25 luglio).

Le conseguenze dello sforamento

Come altre tendenze, se anche questo trend non dovesse arrestarsi l'essere umano andrà incontro a uno scenario che prevede:

  • perdita di biodiversità
  • cambiamenti climatici causati da una sempre progressiva e maggiore impronta ecologica antropica
  • sempre più persone vivranno in Paesi che producono meno cibo di quanto ne consumano
  • un degrado diffuso degli ecosistemi
  • l'accumulo di gas serra in atmosfera

Le soluzioni per spostare la data

Ma come fare per salvarsi da una situazione di sovrasfruttamento delle risorse? Innanzitutto abbandonando un modello consumistico di società: puoi farlo anche tu ogni giorno adottando delle scelte sostenibili di vita.

Il Global Footprint Networkper ha proposto una serie di consigli per spostare la data degli Overshoot, grazie ad alcune azioni del singolo e politiche comuni. Sono soluzioni elaborate ispirandosi agli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall'Agenda 2030.

Per esempio, il network ha notato che:

  • Il rimboschimento di 350 milioni di ettari di foresta sposterebbe di 8 giorni la data dell'Overshoot Day
  • Se tutti noi dimezzassimo l'uso della macchina in tutto il mondo per sostituirla con mezzi pubblici, l'Earth Overshoot Day arretrerebbe di 13 giorni
  • Ridurre la componente di carbonio dell'impronta ecologica dell'umanità del 50% sposterebbe l'Earth Overshoot Day di 93 giorni, o più di tre mesi. Ma non solo, secondo un'analisi di Global Footprint Network e Schneider Electric, "le tecnologie commerciali esistenti per edifici, processi industriali e produzione di elettricità sposterebbero l'Overshoot Day di almeno 21 giorni, senza alcuna perdita di produttività o comfort"
  • La riduzione del 50% del consumo globale di carne, e la sostituzione con una dieta vegetariana, sposterebbe l'Overshoot Day di 17 giorni (10 giorni dalla riduzione delle emissioni di metano). E in più, se dimezzassimo gli sprechi alimentari a livello globale, sposteremmo l'Overshoot Day di 13 giorni.

Quest'anno l'Earth Overshoot Day cade il 27 luglio, una data che dovremmo cancellare dal calendario, più che segnarla. Un evento da non sottovalutare, perché il nostro Pianeta può rigenerare all'infinito, eppure noi lo stiamo utilizzando a un ritmo superiore.

Dal 15 maggio 2023 l'Italia è a debito

Se il primo Paese a raggiungere l'Overshoot Day nel 2023 è il Qatar, il 10 febbraio, e l'ultimo è la Jamaica, il 20 dicembre, per l'Italia questa data cade il 15 maggio. Anche lo scorso anno (2022) il nostro Paese ha avuto il suo overshoot day nello stesso giorno, questo significa che, se tutti vivessero come gli italiani, l'Overshoot Day cadrebbe in questa data. Dobbiamo fare il possibile per spostare questo giorno sempre più in là nel calendario, ma purtroppo alcuni eventi di carattere mondiale non ci aiutano nonostante gli sforzi.

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