Ecco cosa pensano i movimenti ambientalisti della nuova segretaria del Partito Democratico

Cosa ne pensano i movimenti ambientalisti della nuova elezione della nuova leader del Partito Democratico, Elly Schlein? Lo abbiamo chiesto a Ultima Generazione, Extinction Rebellion Italia e Fridays for Future.
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Francesco Castagna 28 Febbraio 2023

Apartitici ma non apolitici, sempre attenti alle dichiarazioni degli esponenti delle forze politiche italiane. Sempre pronti a criticare nel merito le proposte, ma anche a elogiarle se vicine al proprio sentire. Sono i movimenti ambientalisti italiani, tra cui Fridays for Future, Extinction Rebellion e Ultima Generazione.

Spesso questi attivisti hanno chiesto l'ascolto della Politica, domandando ai leader dei partiti un incontro o anche un semplice dibattito. In vista delle elezioni politiche del 25 settembre, abbiano visto come non soltanto le associazioni ambientaliste del settore (Legambiente, LAV, LIPU, Marevivo etc.) abbiano presentato un'agenda green, ma anche gli attivisti ambientali.

Stiamo parlando per esempio dell'Agenda climatica dei Fridays for Future, con la quale gli attivisti hanno chiesto a tutta la politica italiana di riflettere su 5 temi, attuabili nell’immediato futuro, che avrebbero un enorme impatto nell’affrontare la crisi climatica e sociale in Italia: Trasporti e mobilità, Energia, Lavoro, Edilizia e Povertà energetica e Acqua.

O anche delle numerose richieste di incontro da parte degli Extinction Rebellion, che hanno incontrato il ministro Cingolani, o di quelli di Ultima Generazione, che hanno protestato davanti alle sedi dei partiti politici.

Con le primarie del Partito Democratico, attualmente il partito più radicato nel panorama del Centrosinistra, la nuova segretaria Elly Schlein ha già in mente di riscrivere la linea green dei Dem. Le sue idee su ecologia e ambiente sono già presenti nel libro "La nostra parte. Per la giustizia sociale e ambientale, insieme", la sfida sarà quindi capire se sarà in grado di ricostruire il centrosinistra e allo stesso tempo convincere i progressisti con le sue idee sui temi ambientali.

Ma cosa ne pensano di questa elezione i movimenti green? Lo abbiamo chiesto a Ultima Generazione, Extinction Rebellion e ai Fridays for Future (che stiamo provando a contattare, ma essendo un movimento apartitico attualmente preferiscono non esprimersi).

Il commento di Ultima Generazione

Gli attivisti di Ultima Generazione ci hanno risposto dicendo che Elly Schlein "A parole va bene, aspettiamo i fatti ora. Sopratutto: togliere i sussidi pubblici ai combustibili fossili ed indagare su SACE e CDP e sulle possibili violazioni dei diritti umani fatte coi nostri soldi in luoghi come il Mozambico. Abbiamo inviato alla segretaria Schlein come ad altre forze politiche dell'opposizione una bozza di DDL per cominciare a ridurre i sussidi ambientalmente dannosi più inutili. Non ci sbilanceremo finché non vedremo passi concreti".

Ma cosa dice il testo presentato ai partiti italiani? Ohga lo ha letto in anteprima:

Aggiornamento annuale entro il 30 maggio da parte del MASE del Catalogo dei Sussidi Ambientalmente Dannosi e Favorevoli, attualmente fermo al 2020

b)  Istituzione di Commissione di Vigilanza sugli investimenti nazionali ed esteri di CDP e SACE, dal punto di vista non solo economico ma anche etico e nei riguardi degli impegni nazionali sulla decarbonizzazione.
Gli investimenti nel settore fossile di questi enti ammonterebbero a 1.744 mln nel 2021 (Legambiente – rapporto SAD 2022)

c)  Riprendere le 6 proposte consultabili sul sito del MASE che prevedono la graduale trasformazione di SAD in SAF, accelerandone la tabella di marcia per arrivare alla completa trasformazione ed integrandole con altri sussidi non considerati

Il commento di XR Italia

Per XR Italia non è ancora tempo per fare commenti, "XR non ha commenti da fare. Preferiamo aspettare che alle parole corrispondano i fatti". Molta cautela quindi, in attesa che le parole pronunciate da Elly Schlein diventino azioni concrete già da ora che il Centrosinistra è all'opposizione.

Intanto i blocchi stradali sono ricominciati, tornano le proteste nei musei e davanti alle sedi istituzionali contro il Governo Meloni, che definiscono un esecutivo che "permette la costante espansione di aziende fossili, che cercano in tutti i modi di mascherarsi come "sostenibili" e "necessarie" quando realmente ci stanno trascinando verso un futuro di insicurezza e sofferenza".