Ecco Svergògnati!, la rubrica per rompere i tabù, soprattutto quelli di cui non ti accorgi

Potrebbe essere capitato anche a te di doverti vergognare nel raccontare qualcosa di te, ma senza alcuna vera ragione. Forse il tuo lavoro viene considerato troppo umile o la tua personalità è percepita come “strana”, Ma non credi sia ora di liberarsi di tutti questi stereotipi e convenzioni?
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Rubrica a cura di Giulia Dallagiovanna
6 Gennaio 2020

Ti è mai capitato di vergognarti o di sentirti in difetto, senza sapere di preciso il perché? Magari i tuoi genitori hanno scelto per te un nome un po' inusuale e quando arriva il momento di presentarti a una persona nuova desidereresti tanto chiamarti Mario Rossi. Anche se, in fin dei conti, è solo un nome. Oppure la ragione è un po' più profonda e legata a stereotipi e convenzioni sociali che, a volte persino senza rendercene conto, abbiamo assorbito.

Se ad esempio svolgi un lavoro considerato umile, come l'operatore ecologico o l'ausiliario delle pulizie, difficilmente avrai voglia di raccontare la tua giornata durante una cena con gli ex compagni di classe. Eppure è una professione onesta, perché ti imbarazza? Magari invece sei sposata da diversi anni ormai, ma non riesci ad avere rapporti sessuali con tuo marito. E non certo perché non ti piaccia. Solo che, come si fa a confidarsi con qualcuno o a parlarne liberamente? Come minimo ti direbbero che sei frigida.

Magari la solitudine di piace, ma come fai ad ammettere di essere introverso nell'era dei social?

E ancora. Credi in Dio e questo fatto per te non solo non è un peso, ma è persino una cosa molto bella. Solo che non lo dici a nessuno, perché in un mondo di politici che baciano rosari per prendere voti e persone che urlano la propria fede in piazza, tu ti sentiresti l'ennesimo pazzo. Oppure ti piace la compagnia dei tuoi amici, però che ogni tanto vuoi anche passare un po' di tempo in solitudine. E non perché ti infastidisce chi hai intorno: semplicemente, sei fatto così. Certo, ma come si fa a spiegare un carattere introverso in una società che ci vuole sempre più social?

Ecco, chiunque appartenga a una, o più, di queste categorie avrà sicuramente un elemento in comune: si è stancato. Di doversi nascondere, di doversi vergognare senza una ragione, di non poter essere se stessi mai. E allora basta, "Svergògnati!". Questa nuova rubrica è proprio per te, per uscire allo scoperto e dire a testa alta che queste cose non ti imbarazzano più.

E magari alla fine anche tu giudicherai un po' di meglio gli altri.

Questo articolo fa parte della rubrica
Sono Laureata in Lingue e letterature straniere e ho frequentato la Scuola di giornalismo “Walter Tobagi” di Milano. Mi occupo principalmente altro…