
Il Consiglio della città di Edimburgo ha recentemente annunciato un divieto sulla pubblicità di prodotti e servizi ad alto contenuto di carbonio negli spazi pubblicitari comunali. È infatti questo il perché della decisione di non voler più promuovere compagnie che inneggiano ad aumentare l'inquinamento e a produrre emissioni di CO2. Questa decisione segue l'esempio di Amsterdam e si allinea con le iniziative di altre città britanniche come Cambridge, Liverpool e Norwich. Il divieto riguarda la promozione di veicoli alimentati a combustibili fossili, soprattutto i Suv, stop anche alle vacanze esotiche, tipo le crociere e stop alla pubblicità delle compagnie aeree.
L'obiettivo della Capitale della Scozia è quello di promuovere comportamenti a basse emissioni di carbonio e per farlo il governo scozzese crede che ci sia bisogno di allineare anche le politiche pubblicitarie agli impegni della città per la salute e il clima. Infatti l’industria della pubblicità ha un ruolo chiave da svolgere nel promuovere comportamenti a basse emissioni di carbonio. La politica intrapresa, invece, è stata descritta come "senso comune" dal consigliere del Partito Verde scozzese Ben Parker, che ha sottolineato l'importanza di non permettere che gli spazi pubblicitari comunali vengano utilizzati per promuovere aziende che producono combustibili fossili.
"Laddove l'azione nazionale è stata lenta o inesistente, le città stanno ancora una volta dimostrando una leadership climatica dal basso, allineando le politiche sulla pubblicità con i loro impegni in materia di salute e clima", ha affermato Andrew Simms, autore e co-fondatore del gruppo Badvertising del Regno Unito
Si tratta di un'azione storica da parte del Comune di Edimburgo e segna una linea che anche altri Paesi europei dovrebbero intraprendere per voler ridurre le emissioni di gas serra. Attualmente, insieme ad Amsterdam, la città scozzese diventa leader a livello mondiale per la politica climatica. Unica nota negativa riguarda le pubblicità sulla carne. Edimburgo ha deciso di non vietare la pubblicità di prodotti contenti carne in quanto sarebbe stata una decisione "altamente controversa". Tuttavia, il documento politico del Consiglio suggerisce che un divieto simile potrebbe essere preso in considerazione in futuro. In risposta alle preoccupazioni espresse da alcune aziende e inserzionisti, come la possibile perdita del 10% delle entrate pubblicitarie per la città, gli attivisti sostengono che non ci sono prove di tale impatto, poiché lo spazio pubblicitario viene rapidamente occupato da aziende alternative.
Fonte | Documento politico governo di Edimburgo
Credits: Foto generata con IA